Speciale Salone di Ginevra 03-13 marzo 2016
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ABARTH 124 Spider
In prima mondiale una nuova rilettura di un mito a livello planetario. La famiglia dello Scorpione si allarga verso l’alto con questa spider tutta da vivere e di grande impatto estetico oltre che tecnico/prestazionale. Fra due stagioni, quindi a fine estate sarà disponibile per tutto il Continente ad un prezzo di circa 40 mila euro. Circa 10 mila euro in più della più borghese cugina Fiat. Abarth accende il fuoco sulle vetture più estrose della produzione Fiat. E sarebbe stato un sacrilegio non pungere la “124 Spider” di Torino. Per molti puristi della guida sportiva è imprescindibile avere tra le mani il volante di una due posti secchi scoperta . Se poi si guida un gioiello di tecnica e di design è pura emozione ad ogni chilometro. Trazione posteriore e differenziale autobloccante meccanico per trasmettere la giusta potenza anche in curva o in condizioni difficili. Al peso piuma della “normale”, di poco sopra la tonnellata, oltretutto ripartito in modo ideale per una sportiva, ovvero metà sull’avantreno e metà sul retrotreno si abbina il classico 1.4 litri MultiAir ma da 170 cavalli. 30cv in più della Fiat portando il rapporto peso potenza a livelli record per il segmento; solamente 6,2 kg per cavallo. La stessa coppia guadagna 10 Nm. Dalla pur veloce e scattante Fiat qui la Scorpiona trae guadagno nella punta massima di velocità toccando i 232 km/h e soprattutto accelerazione. Da 0-100 si passa dagli ottimi 7,5 secondi ai brutali 6,8 secondi. Più coinvolgente e decisa in tutto, la 124 Spider di Abarth è affascinante da pilotare tra i cordoli come tranquillamente passeggiare sul lungo mare, ma anche efficientissima in termini di sicurezza per se stessi come per i pedoni. Non solo motore più potente ma anche sospensioni calibrate in modo più racing, ammortizzatori della Bilstein con molle tarate per uso molto sportivo con lo stesso sterzo con servoassistenza più diretta e barre antirollio incrementate. Tutti artifici per donare al pilota la giusta sensibilità al volante, per sapere in ogni istante e ad ogni metro cosa sta facendo la propria vettura. A tanta grinta bisogna pur dare un freno e per questo ci pensano le pinze fisse anteriori in alluminio della Brembo a quattro pistoncini che garantiscono oltre che spazi di arresto ridottissimi anche decisa resistenza alla fatica evitando pericoloso surriscaldamento. In un Abarth non bastano solo le prestazioni e il feeling di guida ma l’emotività della musica della tecnica non può mancare. Ecco perché in primo equipaggiamento è presente lo scarico Record Monza grazie al quale vi è un doppio sistema di circolazione dei gas di scarico che crea un sound decisamente coinvolgente e cattivo anche da fermi a motore acceso. Due possibilità di scelta di trasmissione. O il classico e sportivo manuale a 6 marce, oppure un veloce automatico “Sequenziale Sportivo Essese” studiato per sfruttare al meglio i regimi del quattro cilindri sovralimentato senza cali di giri e permettere istantanei passaggi di rapporto. Tramite il Drive Mode Selector ubicato sul tunnel centrale si può scegliere tra una guida “Normal” dove si privilegia la dolcezza di funzionamento per avere una vera Gran Turismo tra le mani, oppure una guida “Sport” per sentirsi piloti tutti i giorni. Tutti i parametri sono coinvolti nel settaggio, dalla risposta del motore, all’acceleratore, allo sterzo, alla sensibilità dei controlli elettronici sino al sound allo scarico. Una macchina speciale, moderna, ma dal sapore artigianale, allestita da personale specializzato nelle Officine Abarth site a Mirafiori, tant’é che le prime 2500 di questo anno saranno tutte numerate tramite una targhetta con cifra progressiva. Il design stesso è una firma dello Scorpione, con il lungo cofano in nero opaco che si aggancia ai cerci in lega bruniti da 17 pollici e la cornice del parabrezza e dei roll bar, le prese d’aria maggiorate e i quattro terminali di scarico. Una potenza aggressiva ma raffinata e non volgare. Si potranno scegliere Bianca e Rossa pastello oppure nei metallizzati Blu, Grigio e Nero. Cinque tonalità dal nome storico, perché di mito si tratta. I sedili in pelle molto avvolgenti e comodi sono un invito ad ogni stile di guida. Grazie anche ad un equipaggiamento da vettura premium. |
Abarth 124 Spider
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ABARTH 124 Rally
Che le corse siano nel sangue delle Scorpioncine è risaputo, è la storia del brand che ne parla. A tal proposito a Ginevra debutta la concept della versione da competizione ed era il Rally di Montecarlo di quarant’anni fa l’ultima corsa della 124 Spider Rally. Praticamente è la trasposizione da gara della corsaiola stradale. Il cuore che pulsa sotto il lungo cofano è il 1.8 litri bialbero sovralimentato a iniezione diretta capace di ben 300 cavalli ma soprattutto, grazie ad un’accurata messa a punto ed una gestione precisa dell’elettronica, di una coppia graduale e sempre pronta, visto che la guida nei rally richiede sempre tanto e ovunque. Dal ghiaccio al deserto, questa è una vettura da corsa che ama solo correre in mano a professionisti che sanno sfruttare tutte le sue potenzialità ed il suo sequenziale a 6 rapporti con differenziale autobloccante meccanico messo a punto in modo specifico. Tutto è stato mirato all’alleggerimento complessivo, partendo già da un’ottima base di partenza. Persino la capottina è sparita per far posto ad un hard top in materiale composito. Meno peso e con leggera prevalenza sull’asse posteriore. Lo stesso baricentro è stato abbassato per dare una sensazione di padronanza del mezzo totale. E’ pronta per l’omologazione nella categoria FIA R-GT specie per quanto riguarda la sicurezza dell’equipaggio. Ritorna in campo dunque la Squadra Corse Abarth che lasciò tracce indelebili tra gli anni sessanta e settanta. Partner tecnici e sponsor di fama mondiale hanno sposato immediatamente la causa, come Petronas Selenia per i lubrificanti, Adler Pelzer per i particolari in composito leggeri e Michelin per i particolari pneumatici da gara, Sabelt per le sedute in abitacolo, Kappa per l’abbigliamento della squadra, OZ per i cerchi in lega che sono sottoposti nei rally a sollecitazioni elevate. La stessa LM Gianetti, la storica azienda che partecipò allo sviluppo della prima 124 Rally, anche oggi è stata coinvolta per carrozzeria e sospensioni. La macchina è stata presentata, si attendono solo le richieste della vettura per chi vuole cimentarsi nella prossima stagione rallystica.
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Abarth 124 Rally
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ALFA GIULIA GAMMA
Il Salone elvetico è il palcoscenico della gamma più borghese e civile della nuova berlina da famiglia italiana, la bellissima Alfa Romeo Giulia. Ammirata a giugno dell'anno scorso nella sua anima più cattiva, quasi spaventosa per un tranquillo padre di famiglia nel suo “Quadrifoglio” da 510cv, eccola ora in giacca e cravatta ma sempre sportiva come poche. Oggi in passerella e dal 15 aprile ordinabile si presenta elegantemente muscolosa nel solco del più puro stile Alfa. Non appesantita dalle prese d'aria e spoiler della “cattiva”, è una vera auto di rappresentanza ma che al solo sguardo ti invoglia di prenderne con decisione il volante e provarla in una curva veloce. Proporzioni perfette, occhi da felino aggressivo e semi dormiente pronto a balzare sulla preda. Dolcezza e forza si sposano a meraviglia sia nelle possenti e sinuose linee di carrozzeria che nell'ampio e avvolgente abitacolo, tanto raffinato e originale quanto tecnologicamente aggressivo. Guardarla fuori rispecchia i contenuti interni ai vertici della produzione premium mondiale. Una trazione posteriore sofisticata concepita per garantire divertimento pari ad una possente e agile coupè sportiva con un bilanciamento delle masse adeguato alle sospensioni di ideazione della casa allo sterzo da Gran Turismo. Una volta tanto, anche se ad Arese è un tradizione secolare, le apparenze non ingannano. Comfort da ammiraglia e grinta e guidabilità da sportiva pura si uniscono in matrimonio per dare il massimo al suo conducente. In un panorama di vetture sempre più austere e prossime ad essere considerate alla stregua di freddi elettrodomestici, la Giulia ti fa riamare di guidare, di intraprendere un viaggio anche per il solo piacere di essere in automobile. Bella da vedere con il suo lungo cofano motore che sprigiona la sua cavalleria al solo sguardo e sbalzi ridotti per amplificare la spinta dal retro. I muscoli dei parafanghi delimitano un ampio passo per uno snello ed elegante corpo centrale che è l'abitacolo. Praticamente una tuta da corsa sopra uno smoking. Una vettura ampia ma non mastodontica dove ogni cm ha un suo valore e nulla viene sprecato o è inutile. Questo vale sia per l'esterno che per l'accogliente e attraente abitacolo. Nessun orpello o gadget fine a se stesso ma tanta qualità e design con motivazioni specifiche funzionali. Dagli strumenti ai pulsanti di comando, non sono solo attraenti ma pratici ed ergonomici, oltre che di ottima fattura, che invita a guardarli e maneggiarli. Il problema maggiore della sua bella antesignana berlina media 159 era il peso eccessivo. Sulla Giulia nonostante l'aumento dimensionale si risparmiano un paio di quintali che fanno la differenza per prestazioni e consumi. Siamo abbondantemente sotto i 14 quintali a vuoto per quella che probabilmente sarà la versione più gettonata in Italia come nel resto del Continente, ovvero la diesel 2.2 da 180 cavalli. Più leggera ma anche decisamente più rigida nella scocca, elemento chiave per una resistenza e guidabilità precisa, oltre che ingrediente di qualità acustica. Ovviamente fanno ancor più sensazione i soli 1524 kg della potente 2.9 V6 Biturbo da oltre 500 cavalli. Record raggiunto grazie all'ampio utilizzo di materiali ultraleggeri. Macchina dall'anima tutta italiana, dallo stile alla produzione, sino ai motori sei e quattro cilindri sia diesel ( a Pratola Serra ) che benzina ( a Termoli ). Il 2.0 MultiAir Turbo in alluminio sprigiona 200 cavalli a 5000 giri al minuto ed una coppia di 330 Nm a soli 1750 giri al minuto. Tutto gestito da un cambio automatico da 8 marce. Corposo e brillante il diesel 2.2 Multijet da 180 cavalli a 3.750 giri al minuto con una poderosa coppia di soli 450 Nm a soli 1750 giri al minuto. Più tranquillo ma sempre gradevole la declinazione da 150 cv a 4000 giri/min in grado comunque di raggiungere i 380 Nm ad appena 1500 giri. Meno cattivo ma progressivo e vivace. Come il benzina, anche il 2.2 Mjet è interamente in alluminio e abbinabile sia all'automatico a 8 rapporti che ad uno sportivo 6 rapporti manuale. Già disponibile e noto il 2.9 V6 Biturbo da 510 cv esclusivo della “Quadrifoglio” di origini concettuali “Marannellesi” non sarà certo la più richiesta per ovvi motivi di costi, ma che bel biglietto da visita con i suoi 307 km/h di velocità massima ed i soli 3,9 secondi sullo 0-100 km/h. Un sistema inedito per la categoria sul sistema di frenata permette una distanza di arresto da far impallidire le supercar. Nelle 2.0 e 2.2 da 100 km/h a 0 in soli 38,5 metri ed appena 32 metri per la 2.9. Massima sicurezza di guida per tutte le versioni per evitare collisioni o diminuirne comunque le conseguenze sia per gli ospiti della Giulia che per i pedoni. Immancabile la presenza anche sulla Giulia del manettino DNA che fece il suo debutto in casa Alfa sulla piccola e divertente Mito seguendo poi sulla Giulietta e 4C. Veramente capace di modificare l'anima della vettura grazie alla possibilità di modificare risposta del cambio, motore, sterzo e sospensioni in modo più turistico, economico o sportivo. Proprio le sospensioni sono un particolare tecnico di assoluto livello che distingue la nuova tre volumi da famiglia milanese da tutta la concorrenza. Un doppio braccio oscillante anteriore in grado di permettere di scaricare a terra attraverso le ruote tutta la potenza anche nelle curve più veloci. Medesima esclusiva della casa per la sospensione posteriore a quattro bracci e mezzo perfetta per ottenere il massimo di tenuta e di comfort. La Giulia la si vive anche all'interno dell'abitacolo e fa bella mostra di sé l'ampio schermo da 8,8 pollici del Connect così come campeggia dietro il volante il quadro strumenti con display a colori in due ampiezze ( 3,5 o 7 pollici ) a seconda dell'allestimento. Bella da guidare, da guardare ma anche d'ascoltare con un impianto audio Sound Theatre di Harman Kardon che sprigiona la potenza di 900W da ben 14 altoparlanti. Sportiva come una purosangue ma elegante e confortevole come un’ammiraglia, specie nel suo abitacolo in pelle e legno. Saranno cinque gli allestimenti disponibili, almeno per il Bel Paese. Tre per i clienti privati, partendo dal completo e competitivo “Giulia”, per giungere all’elegante e ricco “Super”, nome questo tanto caro ad Arese, per finire con il cattivo “Quadrifoglio”. Dato che questa berlina sarà ambita molto dalle aziende, a loro e a tutti i professionisti con partita iva saranno dedicati due allestimenti specifici “Business”. Ai prezzi e maggiori dettagli non bisognerà più attendere molto, visto che dal 15 aprile sarà ordinabile. |
Alfa Giulia
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ALFA GIULIETTA 2016
A fare da damigelle d’onore all’affascinante nuova berlina sportiva da famiglia della casa le due compatte del brand si mettono l’abito da sera passato dal sarto per accogliere in un family feeling la novella arrivata. Frontale plasmato sulle nuove linee della Giulia dove il glorioso e celebre trilobo è ancor più marcato evidenziato dal nuovo spoiler anteriore con bel profilo rosso. Nuovo paraurti e calandra ne sottolineano la voglia di aggredire la strada con temperamento deciso. La stessa firma della vettura non è più in corsivo ma in stampatello ben marcato, proprio come la Giulia e posizionata non più al centro del baule ma lateralmente. Il singolo o doppio terminale di scarico diventa ancor più aggressivo con il suo andamento obliquo. Staessa grinta la ritroviamo sulla fanaleria brunita che si accompagna ad altri dettagli antracite come la cornice della calandra, gli specchietti retrovisori, profili dei fendinebbia e maniglie. Non solo dettagli estetici in questo model year 2016. Fa infatti il suo debutto il nuovo JTDm di 1,6 litri da 120 cavalli abbinato all’automatico della casa TCT. Ottime prestazioni come si evince dai 195 km/h e lo 0-100 km/h in soli 10,2 secondi in pieno relax grazie all’automatico, ma allo stesso tempo consumi irrisori visti i 3,9 litri per 100 km nel ciclo combinato di omologazione. Ancor più semplice scegliere la versione che più risponde alle nostre necessità. Nove motorizzazione tra benzina, diesel e gpl, tutte sovralimentate che si incrociano con quattro allestimenti, il normale e completo “Giulietta”, il raffinato “Super”, lo sportivo “Veloce” ed il professionale “Business”. Per i più esigenti vi sono due pacchetti, uno che privilegia un’ulteriore richiesta di eleganza “Lusso”, l’altro la grinta “Veloce”. Tanta grinta ma anche dettagli di buon gusto in abitacolo come i nuovi sedili avvolgenti con poggiatesta integrato con selleria in Alcantara al centro con profili in pelle, che evidenziano maggiormente le cuciture rosse in contrasto. Questa è la scelta interna dell’allestimento “Veloce”. I benzina sono i quattro cilindri sovralimentati “1.4 T-jet 120cv”, il “1.4 MultiAir Turbo 150cv e 170cv TCT”, oltre al potentissimo “1.750 Turbo TCT 240cv”. Il doppia alimentazione deriva dal più piccolo dei benzina 1.4 litri. Passando ai diesel oltre al già citato 1.6 JTDm da 120cv abbinabile sia al TCT che al classico manuale, vi sono le due versioni potenti del 2.0 litri JTDm da 150 e 175cv, quest’ultimo gestito dal TCT. In abitacolo spicca il classico display da 5 o 6,5 pollici del sistema Uconnect che consente, proprio nella nuova Giulietta, di essere costantemente in linea con il Mondo in piena sicurezza durante la guida. Negli undici colori a disposizione debuttano il Bianco Alfa ed il Grigio Lipari, per non parlare della possibilità di scegliere ben 12 diversi cerchi in lega. Nell’allestimento “Giulietta” la dotazione è giù completissima oltre che curata qualitativamente e prevede; calandra con griglia a nido d'ape, nuovi inserti sui paraurti, proiettori con trattamento brunito, maniglie satinate e nuovi terminali di scarico, nuovi sedili in tessuto nero con logo Alfa Romeo su poggiatesta, nuovo inserto plancia nero opaco con finitura nero opaco e tappeti in velluto, volante in pelle, climatizzatore, il sistema Uconnect da 5" con i servizi U-Connect Live, il selettore Alfa DNA, differenziale elettronico Q2 e DST, l'ESC con ASR e Hill Holder, 6 airbag e gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori. L’allestimento di accesso alla compatta media del brand è abbinabile a tutti i propulsori da 120 e 150 cavalli. Il lussuoso “Super” aggiunge dotazioni d’ammiraglia come il climatizzatore automatico bi-zona e cruise control, i cerchi in lega da 17", i fendinebbia, dettagli cromati e inediti sedili in tessuto grigio/nero con logo Alfa Romeo su poggiatesta. Solo il 240 cavalli non è abbinabile con questo allestimento. Probabilmente il “Veloce” è il giusto abito della sportiva cinque porte che prevede le sospensioni sportive con set-up specifico, minigonne, paraurti sportivi con esclusivo profilo rosso Alfa, cerchi in lega da 18'', impianto frenante maggiorato Brembo con pinze rosse a 4 pistoncini e terminali di scarico maggiorato, cristalli oscurati, proiettori anteriori con trattamento carbon look, la finitura antracite lucida per le calotte degli specchi, le maniglie, la calandra e la cornice dei fendinebbia, sedili in pelle e Alcantara con cuciture a contrasto e poggiatesta integrato con scritta Alfa Romeo, pedaliera in alluminio, modanature grigio opaco, volante sportivo tagliato con cuciture rosse e dall'effetto carbon look per contorno plancia e pannelli porte. Perfetto per il 1.750 da 240cv. Per i professionisti e le aziende immancabile la conveniente e specifica versione “Business” che prevede tutto quanto presnte già nell’allestimento “Giulietta” con in più il sistema Uconnect 6.5'' con navigatore, i sensori di parcheggio posteriori ed il Cruise Control, i cerchi in lega da 16'' e fendinebbia. Disponibile con il 1.6 JTDm 120 cavalli con la promozione per il lancio della scelta allo stesso prezzo del cambio manuale e TCT a partire da 185 euro mensili. |
Alfa Giulietta 2016
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ALFA MITO 2016
Ritoccata in chiave sportiva per avvicinarsi spiritualmente alla nuova berlina milanese, al Salone di Ginevra la piccola tre porte coupeggiante si presenta nella sua edizione M.Y. 2016. Design, carattere, piacere di guida e tecnologia si sposano in un corpo vettura agile, attraente e anche conveniente. Frontale più deciso e muscoloso con ampie prese d’aria dove il trilobo è ancor più evidente e la griglia scura a nido d’ape è un ottimo biglietto da visita per aggredire ogni curva in piena sicurezza grazie ad una tenuta di strada perfetta. Lo stesso lifting aggressivo si registra sul retro con il bel paraurti dove sottostante campeggia uno spoiler con estrattore. Come la sua sorella maggiore Giulietta, anche il nome è stato ridisegnato e riposizionato sulla destra del portellone, proprio per accostarsi stilisticamente alla Giulia. Come la Giulia e la Giulietta troviamo gli stessi tre allestimenti e i due pacchetti di accessori Veloce e Lusso. Sono nove le tinte di carrozzeria disponibili, tra i quali debutta un acceso Bianco pastello, che si abbinano ai ben otto tipi di cerchi in lega che spaziano dai 16 ai 18 pollici. Per una piccola è molto ampia la famiglia di propulsori. Tra i benzina si parte dal piccolo e robusto 1.4 78cv ideale per i neopatentati, per salire con il piccolo e vivacissimo pluri premiato 0.9 litri TwinAir sovralimentato da 105cv. Per chi ha esigenze di sportività assoluta immancabili i due MultiAir Turbo 1.4 litri da 140cv e da 170cv con il TCT, così come è previsto il richiesto l’ecologico e brillante gpl 1.4 litri Turbo 120cv. Ma per i grandi macinatori di chilometri? Il diesel è immancabile ed ecco infatti il 1.3 Multijet da 95 cavalli omologato euro6. Capace di una punta velocistica di 180 km/h e di un accelerazione pari a 12,5 secondi sullo 0-100 km/h è sì brillante, ma anche molto economico. Stesso Sistema Uconnect della giulietta ma da 5 pollici troneggia sulla consolle centrale della plancia. Nei tre allestimenti quello di accesso, ovvero il “Mito” prevede proiettori con cornici brunite, maniglie delle porte satinate, cerchi da 16", calotte degli specchi in tinta carrozzeria, sedili in tessuto nero con logo Alfa Romeo sul poggiatesta, mutato logo del Biscione al centro del volante, climatizzatore manuale, 7 airbag, il selettore Alfa DNA, differenziale elettronico Q2 e DST, sistema ESC con ASR e Hill Holder. La “Super” rende la tre porte veramente ricca e decisamente esclusiva visto che prevede in extra cerchi in lega da 16", calotte degli specchi satinate, cruise control, sistema di infotainment Uconnect con touchscreen da 5", nuovi sedili in tessuto grigio antracite ed ecopelle nera con cuciture in tono e logo Alfa Romeo stampato sui poggiatesta anteriori. Gli incontentabili della grinta si ritroveranno nella “Veloce” che si presenta con una dotazione di serie con in più sospensioni con set-up sportivo, il paraurti posteriore sportivo, il doppio terminale di scarico, i cerchi in lega da 17'', l'impianto frenante maggiorato Brembo, il badge esterno dedicato, i cristalli posteriori oscurati, i fendinebbia, i nuovi proiettori anteriori dal look in carbonio, la rifinitura nera lucida per calotte specchi, maniglie, cornici faro e finitura sulla calandra, il volante sportivo in pelle tagliato, il rivestimento in alluminio per pedaliera e battitacco, i sedili sportivi rivestiti in tessuto e Alcantara, con cuciture rosse a contrasto e logo Alfa Romeo cucito sui poggiatesta. |
Alfa Mito 2016
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FERRARI GTC4 Lusso
Cavalli a non finire, quattro ruote motrici, comfort d'ammiraglia su strada per quattro e adrenalina pura in pista. Questa è la Ferrari FF che da cinque anni è l'ammiraglia anticonvenzionale del leggendario brand emiliano. Quando la FF uscì nel 2011 lasciò tutti un poco sconcertati per le sue linee sin troppo funzionali ma questa sua evoluzione nulla perde in termini di praticità ma ne guadagna in pieno in termini di stile, fascino, grinta ed eleganza. Questa è la GTC4 Lusso che ricorda specie nel taglio della coda e la fanaleria la GTO con l'aggiunta di un portellone. Grinta e design, piacere di guida e razionalità, con una bella spruzzatina di adrenalina. Una Ferrari da mostrare ma anche da utilizzare senza remore anche per andare a sciare in famiglia o con gli amici, … per i fortunati che potranno permettersela ovviamente. Una Ferrari sul generis ma che affonda le sue radici nelle più belle quattro posti della casa. Non a caso il numero “4” sul suo nome indica proprio le quattro poltroncine singole. Ovviamente una vettura di Maranello non è e non può essere solo design ma anche e soprattutto stato dell'arte motoristico e tecnico. Il classico e mitico 12 cilindri qui eroga ben 690 cavalli a 8000 giri al minuto con una poderosa coppia che sfiora i 700 Nm a 5.750 giri al minuto di cui circa l'80% è già a portata di mano a soli 1750 giri/min. Un motore si potente e sportivo ma anche godibile da vera Gran Turismo, che dona sensazioni uniche anche in una tranquilla guida sul lungo lago. Con un sound che riesce a coinvolgere anche i più timidi e distaccati conducenti e con una efficiente trazione integrale che garantisce sicurezza e tranquillità su ogni tipo di fondo stradale. Un inedito sistema 4x4 di invenzione Ferrari integrato alle ruote posteriori attivamente attive nella sterzatura. E' affascinante poter guidare sportivamente anche in situazioni di bassa aderenza. Bella da vedere e da guidare ma anche terribilmente efficiente dal punto di vista aerodinamico grazie ad importantissimi accorgimenti come la calandra dell'affilato muso anteriore che prevede la presenza di prese d'aria concepite per aumentare l'efficienza, oppure il diffusore posteriore che si sposa allo spoiler sul lunotto. Muscoli eleganti ed efficienti, tutta opera di Ferrari Design, così come l'abitacolo che abbina lusso e sportività ai vertici della produzione automobilistica mondiale. Artigianalità di pelle lavorata a mano che si fonde meravigliosamente con la tecnologia più spinta come lo schermo d'intrattenimento da quasi 11 pollici. |
Ferrari GTC4 Lusso
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FIAT TIPO 1.3 Multijet 16v
Da questo fine febbraio la gamma delle nuovissima berlina media da famiglia del brand torinese si amplia con un brillante ed economicissimo diesel dalla robustezza ed affidabilità oramai assodate. Il piccolo e generoso 1.3 Multijet 2 capace di 95 cavalli a 3.750 giri al minuto e soprattutto di una corposa coppia di 200 Nm a partire già dai 1500 giri al minuto. Concepito più di dieci anni fa ai tempi fece il suo debutto sulla cittadina Punto per poi approdare sulle Lancia Ypsilon e Musa e anche sulle più grandi monovolumi come il Doblò o l’attuale 500L e suv 500X. Ora eccolo nella sua ultima evoluzione muovere una tre volumi da quattro e mezzo in modo fluido, confortevole e soprattutto parsimonioso come dimostrano i 4,1 litri per 100km nel consumo medio omologato. Due sono gli allestimenti previsti, ovvero il completo e risparmioso “Opening Edition” oppure il suo corrispettivo più Ricco “O.Ed. Plus”. Il prezzo promozionale di partenza è pari a 15.500 euro, irrinunciabile offerta che non trova riscontro in nessuna concorrente diretta o indiretta. Al prezzo di una piccola cittadina a benzina si ha una berlina di buona immagine da famiglia, di gradevole design e buon confort spinta da un brillante e morigerato diesel dal basso impatto ambientale. Nella piena filosofia della Fiat Tipo ovvero di avere tanto con costi di gestione e acquisto bassissimi. |
Fiat Tipo 4p
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FIAT TIPO 5porte
Era attesa sin dal debutto della cugina a quattro porte. Più ricercate nell’est che da noi in Europa centrale o Usa, le berline 4 porte con baule hanno un non so ché di prestigio ed eleganza ma soprattutto nei segmenti maggiori, dal D in sù. La classica vettura da famiglia ampia e confortevole in Italia e limitrofi è preferita a 5 porte con portellone, più pratica e sportiva. La Tipo 5 porte è lunga 437 cm, quindi compatta ma non troppo con lo stesso generoso passo della berlina da cui deriva e con la medesima larghezza di 179 cm e altezza di un metro e mezzo. Dimensioni che parlano di un abitacolo concepito appositamente per accogliere in pieno agio cinque persone. Ben 440 litri di capacità di carico nel bagagliaio rispondono alle esigenze di una famiglia. Stessa tecnica della tre volumi, ma un design più coinvolgente e dinamico. Non che voglia essere una vettura sportiva, ma un pizzico in più di grinta piace sempre, specie se è frutto di uno studio made in Italy. Alta qualità costruttiva derivata dallo sviluppo e produzione nello stabilimento turco premiato proprio per il suo alto grado di efficienza manifatturiera. Chi comprerà una Tipo 5 porte lo farà per evidenti esigenze di praticità e agilità e sotto questo punto di vista nella sua categoria di appartenenza è ai vertici assoluti, divenendo il nuovo punto di riferimento. Cinque adulti con statura sopra il metro e ottanta trovano ampio spazio, compreso l’occupante centrale del divano posteriore. Il propulsore base a benzina è il fire 1.4i 16v da 95 cavalli, stessa potenza del diesel 1.3 Multijet, ovviamente più ricco di coppia e quindi più deciso nelle sue accelerazioni, ma entrambi accomunati da una morigerata sete. Come sulla berlina è presente il corposo e risparmioso 1.6 Multijet 120cv, ma qui debutta anche il pari potenza ecologico bifuel ( benzina e gpl ) di 1.4 litri T-Jet. Cambio manuale a cinque marce per il più piccole dei diesel e a sei per gli altri con la possibilità di avere il doppia frizione per il più potente diesel. Due gli allestimenti, il completo ed economicissimo “Easy” ed il più ricco e dal rapporto qualità prezzo imbattibile “Lounge”. Una macchina pratica, razionale, ma anche attraente, che la si può comprare non solo per ovvie ragioni di cervello, ma anche emotive e di fascino, per via di una linea che nella sua semplicità non è affatto banale, ma attrae l’occhio e parla di robusto e deciso carattere dinamico. |
Fiat Tipo 5porte
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FIAT TIPO Station Wagon
In questa categoria come nel segmento superiore “D” le familiari sono spesso le scelte di carrozzeria più ricercate. Derivata anch’essa dalla primogenita quattro porte, siamo certi che sarà un successo se venduta al corrispettivo prezzo della tre volumi della quale è più lunga di 4 cm. Tutti in coda per accogliere non solo un capacissimo bagagliaio di 550 litri ma per permettere una linea massiccia e slanciata allo stesso tempo. Sotto i 4 metri e sessanta, più precisamente 457 cm è alta 1 cm in più delle due cugine a tutto vantaggio della già notevole abitabilità e facilità d’ingresso in abitacolo. Era da sette anni che nei listini della casa italiana, ma praticamente della produzione nazionale se eliminiamo la bella e sportiva Alfa 159 che non si aveva la possibilità di scegliere una bella capiente familiare. Fiat annovera nella sua secolare storia delle Station veramente riuscite per praticità, convenienza economica, bellezza e robustezza, capaci di essere perfette sia per una famiglia che per l’utilizzo professionale. Dalla Stilo alla Marea, dalla Tempra alla Regata, per diverse ragioni solo la Bravo non ha avuto la sua declinazione “lunga”. Ora la Tipo Station Wagon si presenta al grande pubblico bella e decisa a riempirsi il baule di tutti i sogni degli europei e non solo. Scelte tecniche condivise perfettamente con la cinque porte dunque, infatti il propulsore base a benzina è il fire 1.4i 16v da 95 cavalli, stessa potenza del diesel 1.3 Multijet, ovviamente più ricco di coppia e quindi più deciso nelle sue accelerazioni, ma entrambi accomunati da una morigerata sete. Come sulla berlina è presente il corposo e risparmioso 1.6 Multijet 120cv, ma qui debutta anche il pari potenza ecologico bifuel ( benzina e gpl ) di 1.4 litri T-Jet. Cambio manuale a cinque marce per il più piccole dei diesel e a sei per gli altri con la possibilità di avere il doppia frizione per il più potente diesel. Due gli allestimenti, il completo ed economicissimo “Easy” ed il più ricco e dal rapporto qualità prezzo imbattibile “Lounge”. Ma è nella sua grande versatilità che la SW si distingue dal resto della famiglia Tipo come il piano di carico alzabile a piacimento o pareti laterali per ospitare in sicurezza oggettistica fragile. La stessa tendina di copertura che spesso è da ostacolo per il carico e lo scarico, qui può essere tolta con semplicità assoluta visto che occorre un’unica mano e nascosta sotto il piano stesso. Immancabili i ganci per ferma carichi che sono quattro e presenti anche due rampini appendi borse. Per i più esigenti di spazio, il sedile abbattibile nel rapporto 2/3, crea un livello omogeneo lungo più di un metro e ottanta. Una vettura bella da comprare, facile da usare, robusta da vivere nella quotidianità senza problemi. |
Fiat Tipo station Wagon
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FIAT 500 S
Nella simpatica e sempre verde 500 e 500C, capostipite nel nuovo millennio di vivere con più stile una Fiat, nell’edizione restilizzata dell’anno scorso mancava la versione più grintosa. Eccola al Salone svizzero nella sua sportiva firma “S”. Come nella sua prima edizione del 2013 sono i dettagli estetici e funzionali a farne la differenza e a spargere un poco di pepe sulla elegante e simpatica piccolina di casa. Attraentemente cattivella e dinamica si avvicina alla corsaiola firmata dallo “Scorpione”, senza raggiungerne la estrema muscolarità. Il paraurti anteriore e posteriore con spoiler e prese d’aria specifiche la differenziano e non poco dalle borghesi, ancor più di quanto facesse la precedente edizione. Anche dettagli come le maniglie e apertura baule satinati e bruniti la rendono più arrabbiata, al pari dello stesso trattamento degli specchietti retrovisori e dei cerchi in lega. Oscurati anche i due vetri posteriori ed il lunotto ed inedito il più grande terminale di scarico a sviluppo orizzontale e spigoloso. Due nuovi e decisi colori sono perfetti per esaltarne il carattere vivace come l’Azzurro Italia metallizzato, che pare proprio preso in prestito dalla maglietta della Nazionale, così come è originale il Verde Alpi opaco. Stesso trattamento satinato e brunito per la plancia così come specifico è il volante sportivo a tre razze con prese anatomiche in alto e taglio orizzontale in basso. Bellissimi i sedili scuri in tessuto o pelle Frau con rifinitura sui sostegni laterali in colorii vivaci come il bianco, il giallo e l’azzurro. Firmati con la S di sportività. Immancabile il nuovo display dell’Uconnect da ben 7 pollici della intera produzione nazionale e integrato alla perfezione nel contesto generale della plancia. Perfetto anche per ascoltare della buona musica rock mentre si viaggia in piena sicurezza spediti e veloci verso le proprie mete. Saranno adottati i propulsori diesel e benzina della gamma, quindi il 0.9 TwinAir Turbo 105cvm, così come il 1.3 Multijet 95cv ed il 1.2 69cv. |
Fiat 500 S
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FIAT 500L Pack S
In anteprima al Salone di Ginevra fa il suo esordio lo speciale pacchetto sportivo “ Pack S”. Lo si può ammirare sulla Trekking che personalizza ulteriormente questa vettura da famiglia che nonostante sia pratica e funzionale già di suo è quanto di più estroso e particolare si possa desiderare. Lo scuro primeggia sui parafanghi e minigonne nella vista laterale, così come sui paraurti del frontale e di coda. Sempre di nero opaco sono i grandi cerchi in lega da 17 pollici dove primeggiano le grandi pinze dei freni rosse. Anche all’interno dettagli da pista emergono in un abitacolo da famiglia come la pedaliera in alluminio ed il battitacco lucido d’ingresso.
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Fiat 500L Trekking Pack S |
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FIAT Kung-Fu Panda
Al Salone c’è spazio anche per il gioco e la beneficenza. Affianco alla regina delle piccole 4x4, ovvero la Cross, la Fiat ha esposto una simpaticissima Panda in livrea nero e bianca che strizza l’occhio al famoso personaggi0 simbolo del WWF. Dal muso pare che due occhioni di un orsacchiotto ti guardano ammiccando con dolcezza e che dire dei divertentissimi quattro poggiatesta che simulano chiaramente il musetto del panda. Questa è la “Kung-Fu Panda”, per ora solo una vettura da spettacolo che sarà appositamente messa all’asta per la raccolta fondi a favore dell’associazione Conservation International il cui scopo è il mantenimento delle condizioni ambientali di vita del panda. Chissà se troverà spazio anche come allestimento speciale nella produzione di serie, a nostro avviso troverebbe diversi estimatori, sia tra i più giovani che non. |
Fiat Panda Kung-Fu Panda
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FIAT FULLBACK Concept
Questo pick up è presentato in forma di concept ma è praticamente la vetrina della versione che troverà spazio sul mercato in modo deciso e concreto. Esteticamente di carattere che sprigiona forza e robustezza invita all’avventura più rustica con ogni passione da tempo libero e impegni di lavoro gravosi. Ideale per i cantieri, edilizia, o lavori nell’ambiente come fattorie, giardini, boschi è il compagnio ideale che trasmette sicurezza e libera la mente dalle fatiche dei trasporti. Sarà sul mercato fra tre mesi e sarà perfetto sia come veicolo professionale che come mezzo unico per la famiglia, sempre inteso che l’acquisto sia fiscalmente diretto ad un’azienda o ad un privato. Una vettura si funzionale e pratica ma anche bella da sfoggiare e che si distingue in un panorama sempre più ricco di soluzioni in questo speciale segmento. Non è detto che chi lavora o piace divertirsi, lo voglia fare senza stile e personalità. Qui esposta con enormi cerchi in lega neri da 20 pollici, pedane nere laterali, la Sport Bar sempre scura, come gli specchietti retrovisori e la griglia radiatore cromata, rendono il Fullback veramente aggressivo e speciale. Tecnicamente dotato di una efficientissima trazione integrale con differenziale autobloccante a controllo elettronico è spinto da un vigoroso 2.4 litri da 180 cavalli gestito da un robusto cambio automatico da cinque marce.
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MASERATI LEVANTE
La lussuosa e sportiva casa emiliana ha scelto la 86° edizione del Salone di Ginevra per presentare al Mondo la sua prima automobile a ruote alte. Guidare velocemente ed in pieno comfort senza timore di sterrati e neve con immagine senza ostentazione. Da tempo si conosceva solo il suo nome che per tradizione del brand è un vento, in questo caso il caldo vento del Mediterraneo, il “Levante”. Una gamma di alto rango, moderna e completa. Coupè, cabrio, berlina, limousine e ora suv. Non è una Ghibli rialzata, ma una fuoristrada da viaggio con una sua precisa immagine che comunque ha tutto lo stile e l’abito lungo delle altre sorelle. Linee taglienti e morbide confluiscono per dare la giusta sensazione di potenza e leggerezza ad un corpo vettura tutt’altro che piccolo. Le tensioni sopra i parafanghi sembrano i flussi del caldo vento sulla sabbia. Il frontale è un tributo al Tridente con la sua ampia calandra concava e listelli verticali cromati. I fanali sono occhi di felino socchiusi pronti ad accendersi ad ogni accelerazione. Immancabili le prese d’aria laterali anteriori, biglietto da visita di tutte le più belle Maserati di sempre. Il posteriore è molto discreto, con un dolce portellone sormontato da un deciso spoiler sul lunotto e dal paraurti ai cui lati emergono due coppie di terminali di scarico. La potenza si esprime con discrezione e signorilità, la stessa che si respira a piene mani appena si accede nel sontuoso abitacolo. Pelle di pregiatissima fattura evidenzia ancor di più il lucido legno presente su plancia, mobiletto centrale e portiere. Strumentazione raffinata e curata, coinvolgente nel suo blu Maserati. Da fuori pare una grossa coupè a cinque porte solo più alta, mentre da dentro la si vive come un’ammiraglia da cui si domina la strada. Non a caso nessuna rivale regge il confronto dal punto di vista aerodinamico visto il Cx di soli 0,31. Ovviamente il cliente della suv emiliana non la comprerà per farne un uso strettamente fuoristradistico, ma le sospensioni regolabili sino a cinque livelli di altezza aiutano molto sulle strade impervie e ricche di ostacoli, specie per questo suv che registra il baricentro più basso del segmento ed una ripartizione ideale delle masse. Una famiglia di Levante pronta a rispondere alle esigenze di ogni cliente, ma comunque accomunate tutte dalla trazione integrale attiva Q4 di Ghibli e Quattroporte. Da loro derivano i propulsori, appositamente ritarati. Il 3 litri V6 Twin turbo normale guadagna 20 cavalli, raggiungendo i 350cv permettendo una punta massima di velocità pari a 251 km/h ed uno 0-100 in soli 6 secondi facendo registrare un consumo medio di appena 10,7 litri per 100km. Se non bastassero queste prestazioni, per i clienti ancor più sportivi vi è la Levante S, spinta dal medesimo benzina ma da 430 cavalli che guadagna 13 km/h in velocità e 0,8 secondi sullo 0-100km/h, senza troppo chiedere in più in termini di carburante visti i 10,9 litri ogni 100km. La parte del leone, però, la farà sicuramente, sia in Italia che nel resto d’Europa, la versione Diesel. Dal suo 3 litri da 275 cavalli le prestazioni non sono certo blande visti i 230 km/h di velocità massima e uno scatto sullo 0-100 km/h in appena 6,9 secondi con un consumo medio di soli 7,2 litri per 100km. Per personalizzare in modo più elegante e sportivo la propria “Tridente” vi sono due pacchetti di optional estetici e tecnici, nel primo caso è il “Luxury”, nel secondo lo “Sport”. Le vendite inizieranno prima in Europa per poi allargarsi a 360 gradi fuori dal continente, con precedenza su Asia e Stati Uniti. Prodotta negli stabilimenti di Torino Mirafiori si sa che avrà un prezzo di partenza pari a 75.900 franchi svizzeri, ovvero sarà sotto i 70.000 euro. |
Maserati Levante
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