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PROGETTI


 

 

Maserati GT 2020? Dall’Alfieri.

( Novembre 2019 )


Maserati GT

Non sarà solo il ritorno ad una due porti sportiva della casa dopo la cessata produzione della elegante GranTurismo. Sarà la vetrina della nuova strada che intraprenderà la Maserati sotto ogni punto di vista. Da quello tecnico, a quello tecnologico, a quello ambientale senza perdere nulla in termini di raffinata bellezza ed alte performance. La casa del “Tridente” ha confermato che per metà primavera dell’anno prossimo, dunque con ogni probabilità maggio 2020 per poi esordire successivamente negli Stati Uniti in occasione del Salone di Detroit in programma il mese successivo, la versione stradale e definitiva della bellissima coupè Alfieri, che vide la luce ben cinque anni fa presso il Salone di Ginevra del 2014. come la concept di allora, non sarà solamente bella da vedere ma rappresenterà il punto di svolta, di crescita ecologica e sostenibile in voga oramai da anni. Infatti, oltre ai propulsori termici tradizionali, sarà la prima auto dello storico brand emiliano dotata di motorizzazione elettrica. Ovviamente non sarà orientata verso un risparmio economico a basso consumo, versione taxi cittadino, ma a migliorare ancor di più le proprie prestazioni senza inquinamento.

 

Maserati Alfieri

Quindi velocità massima nell’ordine se non superiore ai 300 km/h, ma soprattutto capacità di scatto assolutamente da primato, con uno 0-100km/h nell’orbita dei 2 secondi. Roba da far impallidire le attuali Formula 1 endotermiche. Saranno infatti ben tre i propulsori elettrici che permetteranno anche la possibilità della trazione motrice sui due assi. Alte prestazioni nonostante l’aggravio di peso di 175 kg, rispetto alla soluzione classica del V8 sovralimentato a benzina. Tra i due estremi, ovvero benzina ed elettrica pura, sarà prevista una versione ibrida Plug-In, dove l’elettrico aiuterà il nuovo benzina “GME-T6”, che sarà un 6 cilindri in linea sovralimentato. Non solo tecnica pura, ma anche accresciuta attenzione alla guida assistita che raggiungerà l’alto Livello 3. Alla versione chiusa l’anno successivo, come da oramai tradizione della casa, si affiancherà l’ancor più affascinante ed esclusiva versione aperta “Spyder”. Non saranno però le vere eredi delle attuali GranTurismo e GranCabrio dato che il loro DNA di grandi stradiste veloci in notevole confort, è leggermente diverso dalla nuovissima Alfieri. Le appena uscite di scena GT saranno a loro volta sostituite da delle inedite discendenti tra il 2021 ed il 2022, tra la versione chiusa e quella aperta.

 

 

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FCA programmi tra alti e bassi. 

( Giugno 2018 )


Maserati Alfieri

E’ giunto il fatidico mese del programma del Gruppo italo americano automobilistico. L’ultimo, salvo imprevedibili colpi di scena dell’attuale amministratore delegato Sergio Marchionne. Facendola in breve FCA punta sul premium abbandonando la razionalità a buon mercato. Un atteggiamento a dir poco discutibile. Quattro marchi saranno elevati a rango di vetrina prestigiosa del Gruppo e le attenzioni sulla gamma, sui nuovi modelli e aggiornamenti riguarderanno appunto Alfa Romeo, Maserati, Jeep e Dodge. Sul leggendario brand di fuoristrada americano si punteranno le carte maggiori con un modello nuovo ogni due anni se non ogni anno ampliandone notevolmente la famiglia e quindi il potenziale bacino di utenza, un po' come hanno fatto in casa Land Rover. Per quanto concerne i due prestigiosi marchi italiani inizierà a vedersi la sinergia tra il “Biscione” ed il “Tridente”. La Stelvio presterà la sua base per una suv marchiata Maserati di segmento analogo, quindi “D”, aumentando considerevolmente il proprio target.

 

Alfa GTV

Allo stesso tempo il grande Levante darà in dono la sua piattaforma per un grosso suv magari a sette posti di segmento “E” che si posizionerà appunto sopra la “Stelvio” coprendo in un certo modo anche quella mancanza di ammiraglia che oramai alberga ad Arese da un decennio. Per la casa milanese è prevista anche una suv di segmento “C”, tra quelli più trainanti in Europa, per competere con Audi Q3 e Bmw X2 e X1. Due sportive sostituiranno la bellissima piccola coupè e spider “4C”, e si tornerà ad una mitica firma della casa ovvero “GTV”, derivata dalla berlina Giulia. Probabilmente da una costola emiliana prenderà vita la prestigiosa nuova coupé “8C” spinta da un poderoso otto cilindri coadiuvato da un supporto elettrico. Interessante anche la risposta per il mercato cinese di immettere in commercio le versioni a passo lungo sia della berlina sportiva Giulia che della Stelvio. Chissà se questa soluzione sarà confinata solo ad oriente. Purtroppo l’Alfa Mito non rientra nei piani mentre è stata considerata vincente la scelta di sostituire la grintosa compatta di famiglia di segmento “C” Giulietta. Maserati, oltre al già citato suv “D”, avrà entro questo poker di anni il debutto delle nuove Ghibli, Quattroporte, Levante e soprattutto GranTurismo e GranCabrio che nonostante siano ancora bellissime, hanno un decennio sulle spalle. Esordirà anche la stupenda “Alfieri” e sarà un debutto non solo fondamentale per il modello in sé ma costituirà la vetrina del nuovo corso tecnologico del brand con l’abbandono su tutta la gamma dell’alimentazione diesel e il supporto dell’elettrificazione su ogni modello. Cosa che avverrà progressivamente anche sulle vetture Alfa Romeo. Bellissimo paesaggio disegnato, ma non scordiamo forse qualcosa? La cenerentola Lancia che gioca oramai in difesa con la sola piccola cittadina “Ypsilon” a livello nazionale e la casa madre Fiat. Se non lascia, oramai, stupefatti la poca attenzione per il brand di Chivasso, che assolutamente noi non comprendiamo in nessun aspetto e non condividiamo, sbalorditi e non positivamente ci colpisce il drastico ridimensionamento di Fiat nella sua gamma.

 

Fiat Punto

La sua storia si è basata dal dopo guerra sulle piccole, sia a livello nazionale che continentale. Regina incontrastata nel segmento A, quello delle piccole city car, si è sempre contraddistinta sin dagli anni settanta con la 127 prima, ma soprattutto con la Uno degli anni ottanta e la dinastia delle tre serie di Punto in seguito sino ai giorni nostri in tutta Europa nel segmento B combattendo più che ad armi pari con le diverse generazioni di Fiesta, Clio, 206-208, C3, Corsa, Polo. “Panda” e famiglia “500” saranno i cardini della proposta del brand, mentre la Punto attuale, che nei suoi diversi restyling è giunta a noi con ben tredici anni suonati sulle spalle non rientra più nei piai. Che non possa vendere più come una volta è chiaro a chiunque, ma un modello di segmento B fresco e giovane veramente non ha più senso a livello continentale? Sentendo l’amministratore delegato di FCA non sarebbe remunerativo. Non pensiamo però che le altre case, tutte le principali, dalle tedesche, alle giapponesi, coreani alle francesi sbaglino i conti e seppur è vero che imbastire un nuovo modello da zero ha costi molto alti, ricordiamo che la Grande Punto del 2005 nacque assieme alla Opel Corsa condividendone pianale, alcuni propulsori e sviluppo.

 

Fiat Tipo

Cosa dire poi della recente Tipo, auto di notevole successo in Italia ma riconosciuta con onestà anche nel resto del continente che pare non debba avere eredi. Così come vetture da famiglia razionali e a buon prezzo, ben costruite e versatili come station wagon e monovolumi. Non si vive di soli suv ed in oltre vi sono suv di fascia alta ma anche suv di basso profilo economico ma di qualità come si è inventata otto anni fa la Dacia che riscuotono in tutta Europa notevole successo. Abbandonare così tanti segmenti e tipologie di clientela, ci pare un suicidio strategico, d’immagine e culturale, visto che Fiat da settant’anni e più ha annoverato tra le sue file auto di ogni tipologia rispondente ai bisogni della famiglia media che ambisce con gusto alla praticità senza sfarzo. Non si vive di solo premium e le stesse case più blasonate hanno creato modelli comunque più accessibili negli ultimi anni, come dimostrano la Range Rover con l’Evoque, le Mercedes con le classi A, condividendone costi, pianale e sviluppo ad esempio con la Renault, oppure la Jaguar prima con la X-Type ed ora con XE o E-Pace, o la stessa Bmw con la 1 e X1. Premium ma non più irraggiungibili. E di auto razionali e ben fatte dal giusto prezzo senza ostentazione vi sarà sempre richiesta. Fiat Freemont è un esempio di successo senza troppi costi ed inspiegabilmente non replicato. La speranza è che un piano industriale non è strettamente rigido e le finanze del Gruppo sono in salute. Qualche colpo di teatro è sempre possibile.

 

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FCA e alimentazione ecologica

( Maggio 2017)

 

Fiat Marea Bipower

Tutti parlano delle auto elettriche di domani, ma il Gruppo FCA ha sempre offerto possibilità eco sostenibili nel presente e disponibile subito e per tutti. Proprio nel ’97, quindi due decenni fa entrava sul mercato la prima vettura di serie alimentata a metano. Era le berlina da famiglia a tre volumi Fiat Marea 1.6i 16v Bipower. Il metano è il carburante attualmente più rispettoso dell’aria oltre ad essere economicamente molto conveniente visto il costo basso al kg alla pompa per via delle agevolazioni fiscali. Motori collaudati dall’esperienza di centinaia di migliaia di vetture vendute dal gruppo proprio a metano. Solo vantaggi dato che anche sul piano delle prestazioni alla guida quotidiana i pochi decimi persi nelle accelerazioni sono impercettibili e anche sul piano della praticità i serbatoio supplementari sono concepiti per non rubare spazio o comunque solo in pochissima parte nel bagagliaio. FCA da sola ha una dozzina di modelli concepiti con il gas naturale.

 Fiat Panda Natural Power

Per le famiglie più pratiche vi sono le Fiat Panda, Punto, 500L, 500L Living, Qubo, Doblò e Ducato Panorama, per gli amanti dell’eleganza la raffinata city della Lancia, ovvero la Ypsilon, mentre per i professionisti che macinano chilometri giornalmente non mancano le Panda e Doblò Van, oltre che Fiorino e Ducato. La ricerca di FCA è continua e da questa primavera vi sono delle “Panda Natural Power” che vengono testate per affinare l’utilizzo del biometano derivato da fanghi di depurazione e acque reflue. Oggi sono più di un milione le vetture a metano e quindi a tale numero occorre anche una adeguata rete di rifornimento e a tale scopo il Ministero dei Trasporti collabora con FCA, IVECO e SNAM per affinare e migliorare il servizio. Si stima che fra un decennio si raggiungeranno i tre milioni di veicoli a metano e sarà indispensabile portare le attuali 1.100 stazioni di servizio almeno ad un valore doppio.

 

 

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Addio Freemont o solo arrivederci?

( Gennaio 2017 )

 

Fiat Freemont

Non è raro che da chi entra con lo scetticismo e quasi derisione da parte di tutti, alla fine faccia ricredere anche i più scettici. Questa è in sintesi la storia della monovolume suv familiare della Fiat, la “Freemont”. E’ stato il primo modello derivato velocemente a seguito dell’acquisizione del Gruppo Chrysler da parte del Gruppo Fiat, dalla cui unione è nata “FCA”. Presentazione proprio sei anni fa e commercializzazione in tutto il continente europeo con il brand torinese nel maggio 2011 , mentre negli USA ha continuato a fregiarsi del grintoso marchio “Dodge”. Molto simile a quanto fatto pochi mesi dopo con tre modelli della Lancia, ovvero “Thema”, “Flavia” e “Voyager”. Alla Lancia non ha portato molto fortuna, nonostante l’utilizzo di nomi storici per la casa, ma diverso è il contesto ed il prodotto.

 

Fiat Freemont

Per Fiat è stata una lieta scoperta trovarsi un veicolo nuovissimo e soprattutto mai avuto nella sua storia. Una vettura di segmento D con una stazza da ammiraglia ma che, nonostante fosse un restyling del Journey Dodge con già tre anni di vita, andava ora incontro alle esigenze della clientela e alla moda dei suv da famiglia. Se esteriormente è stato solo addolcito sul frontale e in coda con sapienti ritocchi, è l’abitacolo che è ha subito un ribaltamento qualitativo e di percezione, divenendo una delle Fiat più appaganti, quasi degno proprio di una firma lussuosa come la Lancia. Grintoso nell’aspetto anche se non troppo moderno, di bell’impatto visivo ma allo stesso tempo discreto, tecnicamente ineccepibile ha fatto dei suoi punti di forza, il grande confort e versatilità per una intera famiglia ad un prezzo conveniente e costi di gestione favorevoli. Sospensioni adeguate al gusto della guida più sportivo che contemplativo di noi europei e soprattutto un motore da favola qual è il 2.0 Mjet declinato in due livelli di potenza; 140 e 170 cavalli.

 

Fiat Freemont

Buonissime prestazioni e consumi ragionevoli per un veicolo di quasi cinque metri e prossimo alle 2 tonnellate di peso. Da subito ha fatto innamorare le famiglie italiane con quasi 50.000 clienti nei primi due anni. Ora inizia il 2017 e la imponente sette posti esce definitivamente non solo dalle linee di produzione in America Latina, ma anche dai listini ufficiali della casa. Nove anni sono molti, probabilmente troppi anche per un’auto azzeccata e piena di virtù, ma la concorrenza incalza, si aggiorna costantemente e rende vecchi prima del dovuto. Un veicolo per la famiglia di buon livello, ampio, d’immagine, affidabile e a buon prezzo sono caratteristiche nel dna dei modelli Fiat e riteniamo che ci siano tutte le possibilità che Freemont abbia la sua erede.

 

Fiat Freemont

Questa volta però si avrà il vantaggio di partire non da un veicolo già sul mercato e quindi di un suo riadattamento, ma da un mezzo nuovo, più moderno e capace di avere ancor più successo. Le voci di corridoio non solo lasciano filtrare l’idea di un successore, ma anche che possa prendere vita sulle linee produttive italiane. Comunque non si partirebbe da zero, ma a nostro avviso sono due le basi sulla quale far nascere il nuovo suv cross wagon a sette posti torinese.

 

Fiat Toro

Dalla moderna e tecnologicamente avanzata della Jeep Cherokee , appositamente adattata per avere più spazio, oppure dalla base di un mezzo nuovissimo per il lavoro duro in Sud America, il pick-up Toro. Soluzioni in casa che nel giro di un anno di sviluppi potrebbero portare un nuovo Fiat Freemont per l’inizio del 2018. Un peccato lasciare libero spazio ai concorrenti quando specialmente si ha avuto già la riprova del successo che si può ottenere. Itautoweb aspetta con ansia il nuovo Freemont, magari anche spinto da nuovi propulsori alternativi, con dei 1.4 T-Jet capaci di 170 cavalli alimentati a metano. Ovviamente sarebbe perfetto il 2.2 Mjet 180 cavalli che oggi fa correre la sportiva berlina da famiglia Giulia. Corposo e rotondo questo quattro cilindri diesel darebbe un’anima ancor più dinamica e sportiva al nuovo suv. Speriamo di avere una bella sorpresa da FCA che talvolta fa debuttare inaspettatamente nuovi modelli concepiti e cresciuti in tutto segreto. 

 

 

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Fiat Linea e Urban Cruiser

( Febbraio 2016 )


avventura urban cross

In India presso il Salone di Nuova Delhi Fiat ha fatto debuttare due modelli che sul mercato locale saranno a breve messi in commercio. Una è la Punto Pure, praticamente la nostra Punto attuale che da undici anni raccoglie consensi per il suo design sportivo ed elegante a cura di Giugiaro. L'altro è la versione berlina a tre volumi sempre della Punto da noi mai importata in versione però inedita, ovvero sportiva, chiamata “Linea 125S” spinta dal brillantissimo 1.4 a benzina sovralimentato da 125 cavalli. Quella che però ha attirato la nostra attenzione è stata la concept della Punto cinque porte rialzata e caratterizzata per il fuoristrada leggero. Parliamo della “Avventura Urban Cross” con assetto più alto, paraurti anteriore e posteriore rinforzati che si abbinano perfettamente con i codolini sul brancardo e i passaruota.

 

avventura urban cross

Una vettura di carattere, funzionale che ispira immediatamente simpatia e voglia di sterrati veloci grazie anche al corposo e vivace 1.4 t-jet da 140 cavalli e 210 Nm di coppia. Avrebbe senso una seconda vita per questa avventurosa vettura che nella sua forma più borghese ha già undici primavere alle spalle? A nostro avviso, un esempio è proprio in casa. La versione “Trekking” della multispazio della 500L è sicuramente più accattivante e sul mercato molto richiesta nonostante la maggiorazione del prezzo di listino. La Punto era ed è a tutt'oggi una bella vettura e non accusa le rughe del tempo. Se con moderati accorgimenti riuscisse a mantenersi conforme alle nuove normative di sicurezza e ambientali, di abitudine più severe in Europa rispetto all'India, direbbe la sua anche in Italia e limitrofi.


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Fiat Ottimo Cross

( Aprile 2015 )


ottimocross

Che la Cina sia uno dei nuovi Eldorado del mercato automobilistico è da qualche anno risaputo. Milioni di potenziali nuovissimi acquirenti da conquistare e FCA non rimane certo a guardare. Al Salone dell'auto di Shanghai il brand maggiore di Torino a sorpresa ha portato al debutto un prototipo di crossover, termine tanto in voga in questo ultimo quinquennio, che non pare solo un'idea. Si chiama Ottimo Cross, e rappresenta l'evoluzione rude e fuoristradistica della già conosciuta due volumi cinque porte Ottimo.

 

ottimocross

Essa è derivata a sua volta dalla berlina quattro porte Viaggio, venduta esclusivamente in oriente. Molto realistica senza guizzi stilistici insoliti e troppo futuristici, questa concept pare pronta per un debutto sul mercato, che semmai dovesse avvenire, difficilmente la vedremo sulle nostre strade di campagna. Noi di Itautoweb auspicammo già l'ingresso sul mercato nazionale della tre volumi Viaggio, che avrebbe anche coperto un vuoto dopo la partenza della Croma, ma costi di trasporto e probabilmente normative vigenti diverse, hanno fatto propendere per la scelta di vedere i modelli del brand Fiat cinesi venduti solo dove prodotti.

 

ottimocross

Su questa Cross, le probabilità di un buon successo nel Vecchio Continente, sarebbero alte. Al giusto prezzo, potrebbe fare faville, dato che la linea e lo stile sia degli esterni che degli interni è perfettamente in linea con i nostri gusti. Sarebbe perfetto nella famiglia delle Cross di Fiat. Si inserirebbe tra la piccola cittadina inarrestabile arrampicatrice Panda e la grossa Freemont a sette posti, divenendo la compatta media da famiglia avventurosa cugina razionale della sciccosa 500X Cross. 4 4x4 Fiat per ogni cliente, non male, no?

 

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SPA potrebbe ritornare.

( Ottobre 2014 )

 

In un mondo automobilistico e un contesto europeo e specialmente nazionale che fatica a riprendere il giusto ritmo economico, c’è chi ancora crede nel settore e si impegna in prima persona con idee e capitali. Riemerge dal baule della nonna un marchio storico dell’automobilismo italico. 107 anni fa si occupava già della nascente automobile. Stiamo parlando della “Società Piemontese Automobili”, acronimo di SPA. Riconvertendo la sua produzione, ed acquisita nel ’26 dalla grande Fiat, riuscì ad attraversare entrambe le due guerre mondiali, ma non decollò nel dopoguerra, quindi chiuse i battenti nel 1949. Due uomini di spirito e pare dalle idee chiare, hanno messo del loro per far rivivere la SPA. Il designer e progettista fondatore dello studio Camal, Alessandro Camorali, insieme all’avvocato specializzato in diritto d’impresa Julianto Imprescia, ad inizio anno hanno rilevato la storica casa. Dietro a quello che può apparire come ad un azzardo, i due italiani hanno elaborato un programma di sviluppo ambizioso ma non da sognatori. Si partirà con veicolo a due ruote a propulsione elettrica, il “Bicicletto”, adatto ad un uso quotidiano cittadino. Più avanti raggiunta una solidità aziendale la nuova SPA, si rivolegrà anche al settore automobilistico, ma non in grande scala. Saranno un atelier che proporrà come un sarto di alta moda auto di prestigio e altamente personalizzate, costruite su misura dei desideri dei clienti e spinte da soluzioni o elettriche oppure ibride.

 

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Programmi del Gruppo Fiat.

( Febbraio 2013 )

 

Finalmente si parla di un programma da noi più volte caldeggiato. Eravamo certi del buon esito di quanto a suo tempo Renault fece con il marchio Dacia, creando un brand discount posizionandosi in un settore dai prezzi a dir poco aggressivi senza penalizzare la propria immagine. Ad oggi la casa francese deve ringraziare il marchio rumeno per aver mitigato il calo di vendite. In periodi prolungati di grossa recessione, si bada maggiormente al sodo e non ai fronzoli, dunque si cerca robustezza e prezzo Anche il Gruppo Psa, sembra voglia riesumare il vecchio e glorioso logo Talbot per creare una linea di prodotti di basso profilo. Lo stesso prestigioso gruppo tedesco VW, che annovera brand di lignaggio principesco come Porsche, Audi e Lamborgini, ha nella sua numerosa scuderia marchi che catturano l’attenzione di coloro che sono attenti alla spesa come Seat e Skoda.

L’amministratore delegato del Gruppo Fiat-Chrysler ha parlato proprio in merito alla possibilità di inserire un marchio low-cost. Queste le sue parole:

La domanda da farsi è se c'è spazio nel mercato per un marchio low cost. Per farlo bisogna avere delle capacità produttive al di fuori del sistema europeo, perché in quel segmento parliamo soltanto di prezzo: non posso vendere l'italianità di una simile vettura, non importa” .

 

 

Tradotto, una possibile linea di vetture da prezzo aggressivo con logo Innocenti, avrebbe senso se la base produttiva sia sita in un area dal costo molto basso, per poter a sua volta proporre auto competitive, perché gioco forza è la guerra del prezzo che qui conta. Cosa che per altro accade per la concorrenza. Purtroppo la vecchia Europa non può competere con la forza lavoro dei paesi dell’est e del Sud America. Lo spazio c’è e per la Fiat che nel dopo guerra si fece una fama leggendaria a livello internazionale per la sua capacità di produrre simpatiche vetture economiche, sarebbe una battaglia sul suo terreno ideale. Interessante l’analisi di Marchionne che annuncia che sarà messa in produzione una nuova PandaX caratterizzata da una stazza leggermente maggiore. Probabilmente una Panda superiore per lasciare spazio ad una vettura Panda più spartana e piccola, dalle ambizioni inferiori e dal prezzo d’attacco molto alettante. Dai prezzi discount ai prezzi di veri gioielli. Sulle voci che parlano di un allontanamento della Fiat da Torino, la risposta con i fatti sta nelle parole di Marchionne. Mirafiori non solo non chiuderà, ma sarà, nei prossimi due anni, soggetta a totale ammodernamento in modo che sia pronta per l’inizio del 2015 a sfornare due golosità uniche, ovvero la suv del Tridente Levante e la sua cugina morsa dal Biscione.

 

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Maserati: ufficiali “Ghibli” e “Levante

( Settembre 2012 )

 

A Parigi, oltre ai modelli rinnovati, oppure nuovi, della casa di Modena, sono stati apertamente chiariti i programmi nell’immediato futuro. All’attuale produzione che vede tre modelli in listino, saranno aggiunte nuove frecce all’arco del Tridente. Nei propositi della dirigenza, l’obiettivo è quello di portare le vendite annuali dalle quasi 10.000 attuali, alle 50.000, quindi costituendo una realtà veramente industriale.

Tre sono i modelli del nuovo corso, dei quali due totalmente inediti. In primis è la logica  successione dell’ammiraglia che sta solcando i mari del mercato da ben nove anni. La berlina d’alta gamma continuerà a chiamarsi “Quattroporte”, giungendo alla sesta edizione a cinquanta anni dal suo esordio. Inedito, ma non troppo viste le varie derivate berline a quattro porte della famosa “Biturbo”, il nuovissimo modello di classe superiore. Una berlina di classe e lusso appartenente al segmento E, per intenderci quello della Lancia Thema e le varie Bmw 5, Audi A6 e Mercedes E. Il suo nome? E’ ufficiale e si chiamerà “Ghibli”. Sino ad ora questo nome nella gloriosa tradizione Maserati ha sempre identificato vetture dalla carrozzeria prettamente sportiva coupè, anche se di classe. In questa edizione degli anni 10 del nuovo millennio, la nuova “Ghibli” sarà una berlina dalle linee affusolate ed affascinanti, molto grintosa ed elegante, ben sotto la soglia dei cinque metri. Indiscrezioni parlano in prima assoluta per la casa di Modena, di un poderoso propulsore alimentato a gasolio. Anche la famiglia dei benzina, sarà complessivamente inedita e seguirà la nuova corrente del downsizing, portando prestazioni di assoluto rilievo con importanti riduzioni dei consumi. Il terzo e completamente inedito modello è un suv di alta gamma. Il suo nome è ufficiale e sarà “Levante”. Non è un nome casuale, perché prende vita da quello della strada dove novantanove anni fa nasse il mito del “Tridente”, ovvero a Bologna via Emilia Levante. La base di partenza è l’affascinante prototipo già conosciuto con il nome di “Kubang”. Entro il 2014 la famiglia dei modelli Maserati sarà dunque al completo.

 

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Fiat 500 X

( Luglio 2012 )


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Inattesa scoperta in casa Fiat. Durante la presentazione della simpatica e pratica monovolume su base “500” è comparsa per poco più di un minuto, in versione statica, la nuova 4x4 compatta torinese, ovvero la “500 X”. Il nome è ancora sconosciuto, ma la linea è tutto un programma. Un suv che miscela bene la sfrontatezza e l’eleganza della bella 500, con la robustezza, semplicità e affidabilità della attuale “16”. Ancora non se ne conoscono le peculiarità tecniche, ma indiscrezioni parlano di una trazione integrale permanente. Nelle strategie Fiat, dovrebbe inizialmente affiancare l’attuale compatta “16” per poi sostituirla in seguito. L’attuale “16” solca le onde del mercato da già ben 6 anni, sebbene non mostri l’ombra di una ruga. Probabilmente la “500 X” nascerà sulla piattaforma B-Wide, opportunamente modificata. Attenderemo sino al Salone di Parigi per vederne le muscolose, ma raffinate, linee finali. In questa prima sbirciatina, i presupposti per un apprezzamento da parte del pubblico ci sono tutti. Sportività e discrezione si sposano alla perfezione, con proporzioni pregevoli tra carrozzeria, superfici vetrate e ruote. Si distingue senza apparire volgare. Con dimensioni superiori all’attuale “16”, presumiamo sui 430-440cm, quali propulsori potrà adottare. A nostro avviso, sul versante diesel il 1.6 Mjet 120cv, sarebbe un equilibrio ideale tra prestazioni e costi di gestione. Non sarebbe male, viste le linee audaci, anche una versione pepata, attraverso l’adozione del 2.0 MJet 160-170cv capace di farle superare i 200Km/h e scattare sul classico 0-100Km/h in meno di 10 secondi. Si potrebbe prevedere anche l’adozione sul versante dei benzina dei brillanti, parsimoniosi ed ecologici Multiair come il 1.4 M.Air turbo da 130-140cv. Per coloro che amano le prestazioni, l’ambiente e sono attenti al bilancio familiare, la risposta la si troverebbe nel 1.4 T-Jet Natural Power, adoppia alimentazione benzina e metano.

 

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Alfa e Mazda per la nuova Spider

( Maggio 2012 )

 

Sono di quelle notizie che per gli appassionati fanno sobbalzare il cuore. Per tutti coloro che magari pensano che il Gruppo Fiat stia lavorando poco sotto il punto di vista dei nuovi modelli, ecco una inaspettata notizia. Marchionne ha sempre confermato che per essere competitivi sia sotto il punto di vista qualitativo che economico, bisogna sviluppare idee e piattaforme insieme a validi partner. Mazda e Alfa Romeo sono tra le case storicamente più esperte in vetture scoperte agili e divertenti, quindi quale partner migliore in tal senso per la casa del “Biscione”, se non il costruttore di Hiroshima?

Secondo il ( MoU ), ovvero un memorandum d’intesa, ( dove la firma definitiva è prevista per la fine di questo anno in corso ) i due gruppi automobilistici, farebbero nascere due cugine spider, partendo dalla nuova generazione della famosa Mazda Mx-5, nel Mondo conosciuta anche come “Miata”. Vogliamo ricordare, in tal senso, che questa spiderina, nata ad inizio degli anni novanta, ha ripreso un classico inglese ed italiano degli anni sessanta, sviluppandolo in modo perfetto. Non a caso, la Mx-5 da allora, è divenuta presto la scoperta più venduta di tutti i tempi. Concetti base sono la leggerezza, dimensioni contenute e trazione posteriore. Il massi o per divertirsi senza la necessità assoluta di potenze fuori catalogo. Ovviamente, dal punto di visto squisitamente stilistico, si differenzieranno tra di loro, per rispettare i propri canoni estetici di famiglia, così come dal punto di vista motoristico, ciascuna casa saprà attingere ai propri gioielli. Si parla di un attesa di circa tre anni, ma i presupposti per attendere pazientemente ci sono tutti. Qui di seguito riportiamo le dichiarazioni ufficiali dei rispettivi numero uno delle due case.

Per la Mazda il presidente e a.d. Takashi Yamanouchi ha espresso il suo pensiero: "La creazione di alleanze per lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti è uno degli obiettivi del gruppo Mazda e questo progetto con Fiat rappresenta un importante passo avanti in questa direzione. E' molto stimolante poter collaborare con un marchio prestigioso come Alfa Romeo su un nuovo spider basato sull'architettura dell'MX-5 di nuova generazione, che rappresenta un'icona per Mazda ed uno dei modelli roadster più venduti di tutti i tempi"

Per il Gruppo Fiat, l' a.d. Sergio Marchionne ha rilasciato le seguenti parole: "Questo accordo dimostra chiaramente il nostro impegno verso Alfa Romeo e la nostra determinazione nel renderlo un marchio globale. Attraverso la nostra partnership con Mazda, collaboreremo con il leader assoluto nelle architetture di veicoli compatti a trazione posteriore per poter creare uno spider che susciti entusiasmo e che sia carico dello stile Alfa Romeo. Apprezziamo la cooperazione con Mazda e siamo sicuri che porterà ad un rapporto proficuo e duraturo"

Siamo convinti, qui in “Itautoweb”, che strategicamente possa essere una collaborazione proficua per il nostro costruttore nazionale, ma anche dal punto di vista del potenziale cliente, visto che potrà beneficiare di un prodotto, ancor più avanzato tecnicamente e dal prezzo competitivo. Che sia l’inizio di una partnership felice per la nascita di nuovi prodotti sul mercato Europeo, sarà il tempo a dimostrarlo. Noi non vediamo l’ora che giunga il 2015. Per quella data, i marchi nazionali avranno comunque una folta schiera di vetture affascinanti e di nuovissima concezione.   

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Alfa Romeo 4C 

( Aprile 2012 )

 

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La tanto discussa, ma già amata piccola sportiva di razza del Biscione, ha trovato casa. Per un gioiello di questo tipo, non si poteva chiedere di meglio. Sarà costruita negli stabilimenti di Modena dove oggi prendono luce le prestigiose e affascinati GranTurismo e GranCabrio della Maserati. Dunque sul finire dell’anno prossimo questo coupè che ha già fatto sognare appassionati di tutti il Mondo in ogni Salone dove si è fatta ammirare in forma di concept, sarà disponibile a noi comuni mortali. Basata sul telaio di derivazione “Dallara”, leader in ambito sportivo, avrà, come è risaputo, il suo cuore in puro stile Alfa Romeo. Sovralimentato, iniezione diretta di benzina, pluri valvole, sotto i 2.0 litri di cilindrata e con potenza superiore ai 200 cv. I  numeri in sé non sono nulla di eclatante? Se pensate alla berlina media 159 equipaggiata con il 1.8 Ti 200cv, e alle sue prestazioni più che brillanti, immaginatela con ben sei quintali in meno ed una cura aerodinamica da Formula 1, ed i brividi sulla pelle non mancheranno. Un annetto e poco più, basterà pazientare ancora un poco.

 

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Fiat Monovolume compatta

( Gennaio 2012 )

 

Dovremo aspettare probabilmente il Salone Svizzero di primavera per vederla, dato che ancora immagini su questa grande piccola non se ne sono viste, tranne ricostruzioni dei diversi media. Certezze ve ne sono comunque. Innanzi tutto il suo compito è quello di coprire sia il ruolo della Fiat Idea che quello della più grande Multipla già uscita da un pezzo dai listini della Fiat. Lo fa con una lunghezza di poco sopra la Grande Punto. Si presume intorno ai 4 metri e 10 centimetri. Quindi circa una ventina in più di centimetri rispetto alla Idea, per offrire cinque posti comodi ed un capiente bagagliaio senza per questo pregiudicare la necessaria agilità urbana. Altro elemento definitivo è il design, che per quanto è ancora celato alla nostro sguardo curioso, si sa che è una fusione ben miscelata tra la porta bandiera di casa Fiat, ovvero la “500” e la nuovissima “Panda”, il tutto ben insaporito da abbondante testosterone. Dal punto di vista motoristico, non dovrebbero presentarsi novità, d’altro canto, i Twin Air, i Multiair e i Multijet2 sono dei gioiellini modernissimi che tutto il Mondo ci invidia. Speriamo e crediamo che per questa estate possa essere già in commercializzazione.

 

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Kubang, ti aspettiamo!!!

( Gennaio 2012 )

 

E’ dal 2003 che la seguiamo, insieme alla sua gemella di Arese. Ci siamo sforzati di non parlarne, visto le delusioni passate, tra rinvii e cancellazioni. Senza mostrare le foto del prototipo, iniziamo a discuterne, dato che se queste forme non sono ancora assolutamente quelle definitive, la certezza più importante è presente, ovvero che la bella suv del Tridente per il 2013 sarà sul mercato.

Se a inizio millennio, quando i primi modelli di prova statici iniziarono a circolare presso i saloni, i dubbi erano innumerevoli, ora lo scenario mondiale, di mercato ed organizzativo è palesemente mutato. Il limite maggiore di allora che cancellò l’idea di un fuoristrada di lusso italiano erano le competenze tecniche sulla trazione integrale, ora una leggenda del tutto terreno è in casa nel nuovo gruppo “Fiat-Chrysler”. La Jeep Grand Cherokee, farà da base tecnica per i nuovi modelli targati italiani, ma sviluppati secondi i codici genetici locali. Per quanto l’assemblaggio avverrà in terreno americano, saranno gli ingegneri del nostro bel paese a sviluppare sospensioni, freni, elettronica, sterzo, oltre ad avere i propulsori concepiti ad hoc proprio in Ferrari a stretto gomito con Maserati.

Fondamentale, oltre al know-how della trazione integrale, fondamentale è la possibilità di poter rispondere alle richieste dei clienti con una rete di vendita in tutto il Mondo.

Lo sviluppo continua, ma il 2013 non è tanto lontano, e con questa Kubagn, per gli altri saranno dolori. Comodità Maserati, performance da Maranello e trazione Jeep, chi può dare di più?

 

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Nuovo Grand Voyager fra due anni

( Giugno 2011 )

 

Tra poche settimane entrerà nei saloni dello casa dello Scudo la italo-americana Grand Voyager che prenderà il posto della italo-francese Phedra in commercio dal 2002. La grossa monovolume di derivazione Chrysler ha anche essa già ben 3 anni di carriera commerciale sulla spalle, quindi in Fiat son ben consapevoli che sia un prodotto di transizione. Sicuramente con la sua stazza over, è chiaro che non sia stata concepita espressamente per il mercato e le strade europee. E’ lo stesso ad Sergio Marchionne a confermare un anticipo sulla data di uscita del nuovo grosso monovolume venduto in Europa con marchio Lancia e nel resto del mondo con il brand Chrysler. Invece del previsto 2014, il 2013 sarà l’anno del suo esordio. Come i precedenti Voyager, il nuovo sarà disponibile anche nell’interessante versione a trazione integrale aumentandone ulteriormente le potenzialità e sarà caratterizzato da dimensioni più consone al cliente europeo. Se ciò non bastasse, è in via di caratterizzazione una versione del MPV con carrozzeria crossover.

 

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Con la 500, ecco il ritorno della Zagato

( Gennaio 2011 )

 

Nella prima decade di marzo è avvenuta la cerimonia per la partenza della produzione a Toluca ( Messico ), nelle cui linee di assemblaggio prenderanno vita i futuri modelli italo-americani. A tale evento, lo stesso Marchionne ha confermato la serie speciale Zagato. Una Fiat 500 coupè molto attraente e sportiva, con abitabilità ridotta a ad un 2+2.

Bella davvero e se non rimarrà una concept da salone come appunto le dichiarazioni fanno supporre, il successo sarà una pura formalità ed a cascata, sull’intera gamma normale.

 

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Cuore Ferrari, stile Maserati, 4x4 Jeep 

( Gennaio 2011 )

 

Durante il NAIAS 2011, è stato dichiarato che sul nuovo SUV di lusso italiano, vi sarà il meglio a livello mondiale di ciascun aspetto. Sotto il cofano, infatti troveranno posto i propulsori derivati dalla Ferrari, sicuramente i potenti V8, senza escludere i leggendari 12 cilindri, sicuramente affinati verso un utilizzo leggermente meno ciorsaiolo, privilegiando dunque un’erogazione di coppia più graduale ed omogenea ed una potenza massima meno spinta e più a disposizione a regimi confacenti ad un uso “famigliare”. Lo stile e la raffinatezza Maserati sapranno cucire un abito signorile e sportivo allo stesso tempo, così come la piattaforma della Grand Cherokee sarà regalargli il mito delle 4x4 Jeep. Salvo sorprese il 2012 sarà l’anno del suo debutto.

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Che la Bravo vinca!

( 12 Gennaio 2011 )

Al Salone di Detroit è intervenuto l’amministratore delegato Sergio Marchionne sui prossimi prodotti del Gruppo Fiat – Chrysler. In merito ad un segmento fondamentale in Europa, come quello delle compatte “C” l’ad è chiaro e senza mezze misure. La succeditrice della Fiat Bravo, non dovrà essere un prodotto da discreti numeri come l’attuale, ma dovrà imporsi al vertice nella sua categoria. Diverse proposte di stile sono state già vagliate, ma ad oggi nessuna ha ancora convinto i vertici.

Ovviamente, essendo in territorio americano, l’attenzione maggiore è stata rivolta ai prodotti locali. Importante sarà nel 2013 la presentazione di una Jeep a sette posti, ovvero la “Grand Wagoneer”, inedita fuoristrada che prenderà vita da una costola della Jeep Grand Cherokee. Marchionne tranquillizza i fan più legati alle tradizioni americane;  gli investimenti per il V8 HEMI non saranno diminuiti, e che non sia detto che il suo classico borbottio non possa risuonare sotto un cofano italiano!

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Ecco la prima: Flavia 200

( 13 Gennaio 2011 )

L’erede della Lybra, elegante media del segmento D che già da cinque anni manca tra le proposte della gloriosa casa italiana, vedrà la luce a breve, probabilmente alla vetrina di Ginevra. Sarà il primo frutto della collaborazione Chrysler – Lancia, dove i due marchi si contenderanno rispettivamente con gli stessi prodotti, ma stilizzati secondo i canoni delle rispettive griffe, il continente americano e quello europeo. Lo stesso Ceo del Fiat Group e Chrysler lascia intendere che il riutilizzo del nome “Flavia” non dispiacerebbe. Eclatante, e ne saremmo ben lieti, il possibile ritorno, non solo della casa di Chivasso sul segmento “D”, ma anche allo stesso tempo su un terreno a lei storicamente congeniale, le belle cabriolet da lungo mare. Infatti la Chrysler 200 a Detroit ha anche la sua versione a cielo aperto.

Le sorprese a Ginevra per quel che concerne Lancia, non finiscono qui. Infatti, come avverrà per la media, anche l’ammiraglia su terreno statunitense, la conosciuta “300C”, potrebbe essere presentata con griffe Lancia, così come l’erede della monovolume Phedra nascerà su base Grand Voyager.

E’ logico attendersi un arco di vita sul mercato di questi nuovi modelli Lancia non troppo lungo, dato che sono degli aggiornamenti di vetture a metà ciclo della Chrysler che hanno sulle spalle già 3 o 4 anni ed appena ristilizzati. In ogni modo diviene un segnale confortante e importantissimo. La Lancia tornerà a solcare i mari europei con forza e il suo confondibile stile.

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