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"La tua auto italiana dal 1993 ad oggi"      

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Ultima modifica: Sabato 7 marzo 2015

 

  Salone di Parigi 04-19 ottobre 2014


ALFA Giulietta Sprint 


 

L’apprezzatissima compatta media di Arese si propone in un’inedita versione che si permette la firma storica del brand ... “Sprint”. Proprio sei decenni fa nacque la leggendaria ed ancora affascinante Giulietta Sprint. La sua erede ne ricalca le orme di Gran Turismo moderna, veloce, divertente e confortevole. Si riconosce per la firma sui parafanghi, i doppi terminali di scarico cromati maggiorati, l’estrattore posteriore, i cerchi in lega a 5 tondi da 17 o 18 pollici, le finiture antracite lucide su cornici dei fendinebbia, specchietti retrovisori, maniglie e calandra, oltre che dai vetri posteriori oscurati. Trattamento sportivo anche nell’abitacolo, dove emergono i raffinati sedili profilati e confortevoli in tessuto ed Alcantara. Nel più puro stile della casa, sono scuri con cuciture in rosso vivo firmati con il logo del brand sul poggiatesta. Stesso trattamento per la corona in pelle del volante che si sposa alla meraviglia con la plancia e pannelli porta in pregevole tinta carbonio. Un ambiente cattivo, scuro, ma non cupo che mette grinta e adrenalina appena si sale a bordo. Novità nella novità. L’allestimento Sprint è l’occasione del debutto del nuovo sovralimentato a benzina 1.4 MultiAir Turbo da 150 cavalli. Ovviamente prende i natali dal più potente 170 cavalli, anch’esso disponibile con il nuovo sportivo allestimento, ma è più fluido e regolare, in grado di far toccare alla berlinetta i 210 km/h di velocità massima e scattare sullo 0-100 km/h in soli 8,2 secondi. Il tutto a fronte di consumi particolarmente bassi visti gli appena 5,6 litri per 100km nel ciclo combinato di omologazione, che tradotti in valore d’impatto ambientale corrispondono a 129 g/km di Co2. Sprint non solo a benzina, visto che sarà disponibile anche con il doppia alimentazione ecologico a gpl 1.4 Turbo da 120cv e gli immancabili diesel. Dal brillante ed economicissimo 1.6 Jtdm 105cv sino ai poderosi 2.0 Jtdm da 150 e 175cv. I propulsori più potenti, saranno abbinati ad una trasmissione automatica a doppia frizione TCT, per esaltarne il piacere di guida confortevole e grintoso. La dotazione di bordo prevista comprende tutto ciò che un cliente si aspetta, così come scontata è la presenza del climatizzatore automatico bizona, il controllo di velocità, i sensori di parcheggio posteriori e l’immancabile sistema multimediale Uconnect da 5 pollici o in alternativa da 6,5 pollici.

 

 

1937 giulietta sprint

 

Alfa Giulietta "Sprint"

 


 

i596 giulietta sprint

 

 

 

 

 

 

 

ALFA Mito Junior  


 

Un’altra firma del brand milanese che ha sempre contraddistinto le sportive giovanili e buon prezzo, ritorna nella piccola coupettina cittadina che è divenuta un vero Mito. Da metà anni Sessanta fece il suo debutto nella bellissima Giulia GT 1300. Era la “Junior”, che riproduceva in piccolo, ma non povero, le grandi e potenti sportive da famiglia. Stesso concetto viene ripreso dalla Mito Junior dove la guida grintosa dell’Alfa Romeo si rende disponibile a tutti. Esteriormente la Junior la si riconosce al primo sguardo per i cerchi in lega di sapore rallystico stellati in tinta bianca da 17 pollici che riprendono il bianco degli specchietti retrovisori. Irrinunciabile il terminale di scarico cromato che si integra alla perfezione con il paraurti posteriore, e grintosamente eleganti le maniglie delle portiere e le cornici dei quattro fari in cromo satinato. Stesso trattamento Alfa Romeo all’interno dell’abitacolo dove risaltano anche qui i particolari bianchi, presenti sui sedili attraverso le cuciture, così come sulla corona del volante sagomato ed i tappetini con la griffe “Junior”. Per finire sulla cuffia del cambio e del freno a mano in pelle. Il bianco lo ritroviamo pure sulla grafica della strumentazione. Molto appagante la plancia Street in tinta nera. Nulla cambia in termini di piacere di guida e handling, che sono il biglietto da visita di questo modello da sempre, la Junior offre un ottimo climatizzatore automatico bizona, i vetri posteriori oscurati, fendinebbia, cruise control, sedili con regolazione lombare, volante in pelle con comandi radio/telefono, sistema Uconnect da cinque pollici  e spoiler. Una sportivetta completa di tutto punto, spinta da un’ampia gamma di cuori sportivi. Si parte dal tranquillo e rotondo 1.4i aspirato da 78 cavalli. Salendo di potenza troviamo il diesel 1.3 Jtdm da 85cv, ricco di coppia, che la fa muovere brillantemente ma senza sprechi di carburante.  Si giunge al  vivacissimo e parsimonioso bicilindrico 0.9 litri sovralimentato TwinAir da 105cv. Piccolo certo, ma sufficiente per fare arrivare la Junior a 184 orari e scattante come gli 11,4 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermi. Al vertice delle Junior, il MultiAir sovralimentato di 1.4 litri in grado di erogare 140 cavalli abbinato al doppia frizione TCT. Prestazioni superlative e rispetto dell’ambiente, oltre che consumi bassi se condotta con tranquillità.

 

 

1939 mito junior

 

 

Alfa Mito Junior vista 3/4 anteriore

 

 


 

 

1939 mito junior

 

 

Alfa Mito Junior vista abitacolo

 

 

 

 

 

 

 

ALFA 4C Spider avant-premiere  


 

Già presentata questa primavera in occasione del Salone elvetico, qui a Parigi la supercar a cielo aperto 4C si offre ai riflettori in una versione praticamente preserie, serie che vedrà la vita all’inizio del 2015, quindi fra qualche mese. I due posti a cielo aperto è una tradizione della casa, che negli anni ha sempre annoverato Spider di successo. Per molti amanti della bella guida, nulla è più esaltante di una due posti scoperta e la 4C è già di per sé una delle supercar più emozionanti da guidare. Prestazioni superlative, costi accessibili, guida da piloti e design da sballo, questa è la 4C Spider, che in tale avant-premiere ha le curve ancor più seducenti con quel suo Bianco Lucido Tristrato che ne esalta ogni centimetro. Il cangiante chiarore del vestito fa risaltare il carbonio dei roll-bar e della cornice del parabrezza che sono in bella vista proprio per esaltare la bellezza del design e della tecnologia del made in Italy. Design che accoglie emotivamente anche nel piccolo, ma non angusto abitacolo, che rispetto alla coupè, entrambe caratterizzate dalla cellula centrale in carbonio, si contraddistingue per la selleria artigianale in cuoio. Nulla si è perso, rispetto alla versione chiusa in termini di efficienza aerodinamica, leggerezza ( il peso a secco è sempre sotto ai 10 quintali ) e tenuta di strada. Ulteriori studi sono stati approntati per diminuire al minimo le turbolenze della capottina e all’interno dell’abitacolo in caso di guida sotto il sole. Spider vuol dire anche maggior coinvolgimento acustico e a tal proposito si è adottato uno speciale sistema di scarico che ne esalta ogni tonalità sportiva. Il cuore che spinge questo gioiello è immutato, ovvero il 1750 cc sovralimentato in grado di far competere la 4C Spider in termini di scatto e ripresa con supercar dai costi doppi o quadrupli.

 

 

1914 alfa 4c spider

 

Alfa 4C Spider avant-premiere - 3/4 anteriore

 

 


 

 

1916 alfa 4c spider

 

Alfa 4C Spider avant-premiere -  3/4 posteriore

 

 

 

 

 

 

 

FIAT 500x 


 

Da tanto attesa, è uno di quei nuovissimi modelli che saranno artefici del rilancio del made in Italy dell’automobile in tutto il mondo. Il settore dei suv compatti è quello che, specie nel vecchio continente risente meno, se non addirittura nulla, della crisi. Già presente con la simpatica, bella e brillante Sedici da ben otto anni, questa inedita declinazione del mondo “500” fa un balzo deciso in avanti sotto tutti i punti di vista. Le ambizioni son ben maggiori e vuole divenire il punto di riferimento della categoria per quel che riguarda lo stile, l’immagine, le prestazioni, la tecnologia ed il rispetto per l’ambiente. Di gran qualità, il primo giudizio che balza all’occhio e viene da dire è: Quanto è bella! L’ultima evoluzione della 500 tre porte del 2007 si chiama “500x” dove la lettera identifica la declinazione 4x4 della vettura. Ovviamente, come si conviene ai giorni d’oggi, la rialzata suv, sarà disponibile anche con la sola trazione a due ruote motrici. A farle da damigelle non potevano mancare tutte le sorelle della casata, dalla cittadina sbarazzina 500, alla sua versione C scoperta, sino alle tre varianti della famigliare 500L ( normale, Living e Trekking ). Il frontale è il valore aggiunto della 500x che accomuna in uno stesso family feeling la nuova stirpe Fiat, che prende visivamente origine dalla leggendaria 500 degli anni Cinquanta. Un modello fondamentale per la crescita del Gruppo FCA sia in termini di volumi di vendita che di profitto, ma importante anche per l’occupazione lavorativa del nostro paese. Saranno infatti le linee di Melfi in provincia di Potenza a dare vita alla splendida suv compatta. Uno stabilimento che dovrà dare fondo a tutto il suo potenziale produttivo, per stare dietro alle richieste di oltre un centinaio di mercati nel mondo. La 500x è e sarà una gamma di modelli concettualmente differenti tra loro, per via di combinazioni tecniche e meccaniche diverse. Anche esteriormente saranno evidenti le sfumature tra le 500x. Le normali più cittadine si riconoscono per linee fluide e pulite, specie sul frontale, mentre le più avventurose sono identificate da robusti rinforzi protettivi che ne amplificano il carattere rustico. Quindi oltre a diversi propulsori sia a benzina che diesel, si avrà la scelta della sola trazione anteriore o quella integrale, oltre ad una via di mezzo che è quella delle due ruote motrici coadiuvate dal sistema elettronico Traction Plus che simula un differenziale già conosciuto sulle versioni Trekking di Panda, Qubo e 500L. Come la trazione, anche le soluzioni di trasmissioni saranno tre; il consueto manuale, un velocissimo e sportivo automatico a doppia frizione a 6 rapporti, per finire con un confortevolissimo automatico tradizionale a ben 9 rapporti. Diverse 500x per soddisfare tante tipologie di clienti. Un modello trasversale che può conquistare il giovane, la coppia, il maturo, il tranquillo, come lo sportivo, tutti quanti accomunati dalla voglia di guidare, comunque, qualcosa di esclusivo, di alta qualità, senza nulla perdere in termini di piacere e versatilità. Le dimensioni sono quelle giuste, per essere adatta a muoversi con buona disinvoltura nel caotico traffico cittadino, così come con grande comodità nei lunghi viaggi autostradali. Con i suoi 425cm di lunghezza è di appena 13cm maggiore della attuale Sedici, così come con i suoi 180cm in larghezza è di 4cm più abbondante. Stessa altezza di 162cm, conferendone dunque più presenza su strada e molta più tenuta di strada e indole sportiva alla guida. Interni ampi, pratici ma anche eleganti, persino lussuosi se si desidera, ma anche ben 350 litri di volume di carico nel bagagliaio, quando sulla Sedici ci si ferma a 270 litri. Inizialmente troveremo a spingere la 500x, un performante 1.4i Turbo Multiair da 140 cavalli, un brillante e parsimonioso diesel 1.6 Multijet da 120 cavalli, entrambi abbinati alla trazione anteriore e trasmissione manuale a 6 rapporti. Al vertice vi sarà immediatamente la 2.0 Multijet da 140 cavalli a trazione integrale e cambio automatico a 9 rapporti. Nel corso del tempo saranno introdotte nuove motorizzazioni e combinazioni propulsive, di trazione e trasmissione. In base ai mercati nei quali sarà venduta, saranno dunque introdotti tre benzina inediti come il 1.6i E-torQ da 110 cavalli, il 1.4i Turbo MultiAir da 170 cavalli ed un corposo 2.4i TigerShark da 184 cavalli. Non mancherà il piccolo e generosissimo 1.3 Multijet da 95 cavalli. Tra le diverse possibilità tecniche, i diversi allestimenti, le dodici colorazioni e i ben 8 cerchi in lega dai 16 sino ai 18 pollici, ognuno troverà la 500x su misura. Come nelle migliori sartorie. Con un sistema simile a quello adottato dalla Sedici, la trazione sulle ruote posteriori non sarà sempre attivata, in modo tale da evitare sprechi di carburante e inutili usure. Il tutto avverrà automaticamente attraverso sensori che percepiscono lo slittamento o perdita di aderenza sulle ruote anteriori e gestiranno la trazione su tutte e quattro le ruote calibrandone coppia e potenza nel modo più efficiente. Non mancheranno i gadget elettronici più moderni in termini di sicurezza cos’ì come quelli concernenti all’intrattenimento informatico e per il comfort.

 

 

1930 500x

 

Fiat 500x - vista 3/4 anteriore

 

 

1930 500x

 

Fiat 500x - vista 3/4 posteriore

 

 


 

 

1932 500x-cross

 

Fiat 500x Cross  - vista 3/4 anteriore

 

 

1932 500x-cross

 

Fiat 500x - vista 3/4 posteriore

 


 

 

i594 500x

 

 

Fiat 500x - vista abitacolo

 

 

 

 

 

 

 

 

FIAT 500 Couture  


 

Ebbe inizio con la mitica ed elegantissima piccola degli anni ottanta – novanta Autobianchi Y10, la voglia di personalizzare e rendere unica la propria vettura. Ve la ricordate la versione “Mia”? Quella che aveva la possibilità di imprimere delle grafiche colorate specifiche sul portellone posteriore verticale? Ecco un’altra icona delle city italiane, il biglietto da visita dell’automobilistico italiano qual’è la Fiat 500, estende a 360 gradi il concetto. Alle porte del Salone di Parigi che aprirà fra tre giorni, durante la serata della moda nella stessa capitale francese, il brand torinese ha presentato la sua collezione “500 Couture”, dalla quale prende vita la “500 Ron Arald Edition”. L’artigianalità italiana famoso in tutto il mondo si fonde con l’industria, creando un lavoro sartoriale personalizzato sulla carrozzeria della 500. Per coloro che vivono l’auto non solo come strumento quotidiano,ma con passione e come estensione della propria personalità, la “500 Ra.. Edition” viene loro incontro, disegnando una carrozzeria secondo i singoli desideri e gusti. Ron Arad, designer riconosciuto in tutto il mondo, ha reso ancor più speciale la piccola tre porte che già di per sé è una automobile che si distingue su tutte le altre, attraverso proprio a questa lavorazione artigianale degli esterni. Non solo estetica ovviamente, ma una ricchissima dotazione di bordo contraddistingue la speciale e personalizzata “500 R.a. Edition”, come si evince dalla presenza in primo equipaggiamento di include  tetto in cristallo, dettagli cromati, ambiente interno nero, sedili rivesti in preziosa pelle Poltrona Frau di colore nero con rifiniture color avorio, quadro strumenti TFT da 7", Blue&Me, volante in pelle con comandi radio, climatizzatore automatico, fendinebbia, cerchi in lega da 16", vernice metallizzata. In questa versione con vernice nera e richiami estetici della prima “500 degli anni Cinquanta”, non sarà un semplice studio estetico, ma un pezzo da collezione in vendita in Europa nel mese di novembre. Sarà speciale in tutto, visto che la concessionaria ve la porterà a casa con in omaggio un suo modellino in scala 1:18 che ne ricalca esattamente il design esterno. Diverse interpretazioni della mitica e ineguagliabile Fiat 500.

 

 

1928 500 Couture

 

Fiat 500 Couture - vista 3/4 anteriore

 


 

 

1929 500 Couture

 

Fiat 500 Couture - vista laterale 

 

 

 

 

 

 

 

LANCIA Ypsilon Elle  


 

Di nuovo Ypsilon, di nuovo Elle. Insieme per esaltare il buon gusto, lo stile, l’eleganza, di due brand che fanno del prestigio, della qualità e del design il loro dna storico. Elle, che è una griffe leader nel settore della comunicazione della moda, firma anche questa Ypsilon dopo la serie del 2010. In vendita da aprile 2010, sino al febbraio 2011, piacque molto non solo in Italia, ma in tutto il continente. Come la sua progenitrice, in questa Ypsilon cinque porte edizione 2011, è il colore Cipria Glam micalizzato ad esaltare i morbidi tratti che ripropongono in chiave moderna linee delle belle vetture anni cinquanta. Ad essi si abbinano sempre le finiture in multicromo non lucente ma brunito. Raffinata fuori, elegantemente Lancia all’interno, con il suo abitacolo principesco in Alcantara e pelle. E’ oramai da metà degli anni ottanta che il marchio di Chivasso ha in dotazione in tutti i suoi modelli il morbido, elegante e caldo rivestimento. E la Ypsilon, dalla sua primissima edizione Autobianchi ne ha fatto quasi un marchio di fabbrica. La “Elle” è disponibile anche in un prestigioso Bianco Glaceé ed in un affascinante bicolore Cipria Glam abbinato al Nero Vulcano. La cromia di carrozzeria viene ripresa dai cerchi in lega 16 pollici e raffinati sono anche i montanti esterni in pattern Pied De Poule. Le firme Ypsilon ed Elle si trovano sulla carrozzeria ovviamente, ma anche sulla lussuosa selleria. Il colore esterno è ripreso pari pari sui pannelli porta, sulla plancia ed i bordi dei sovrattapetini, per finire sulla cucitura della pelle nera della corona del volante e della cuffia del cambio. La Elle è abbinabile a tutta la gamma propulsiva delle Ypsilon, quindi benzina, diesel, gpl e metano sovralimentato ecologici, parsimoniosi e briosi che permettono di godersi appieno il lusso e il comfort di un equipaggiamento più che completo; climatizzatore automatico, specchietti laterali elettrici, ESC, Radio CD MP3, sistema Blue&Me con comandi al volante e rivestimento in pelle per volante e cuffia cambio.

 

 

1941 ypsilon elle

 

Lancia Ypsilon Elle - vista 3/4 anteriore

 

 


 

 

i599 ypsilon elle

 

Lancia Ypsilon Elle - vista abitacolo

 

 

 

 

 

 

 

 

MASERATI Ghibli Zegna 


 

Ai tempi fu l’ammiraglia delle ammiraglie a fregiarsi di questo esclusivissimo ed unico allestimento scaturito dalla cooperazione tra la casa del Tridente e lo stilista Ermegildo Zegna. Ora ecco rendere ancor più speciale la berlina del segmento E che tanto successo sta ottenendo nel mondo. A Parigi è solo in forma di prototipo la Ghibli Zegna, ma pronta per la produzione in serie. Elitario l’allestimento, speciale e performante il cuore che la spinge. L’abbinamento non poteva che essere con la più potente delle sei cilindri sovralimentate. 410 cavalli con più di mezzo migliaio di Nm di coppia in piena sicurezza grazie alla trazione integrale Q4. Una tre volumi lussuosissima, prestigiosa come nessuna concorrente, agile e divertente come una coupè sportiva. Velocità prossima ai 290 orari e scatto bruciante sotto i 5 secondi sul classico 0-100km/h. Zegna lo si è soprattutto all’interno dell’abitacolo dove ogni centimetro di tessuto è un capolavoro sartoriale. I tessuti sono in seta micro-chevron. Tinta cuoio per la pelle Poltrona Frau delle parti esterne dei sedili. Elegantissima seta che ricopre l’intero cielo dell’imperiale e che si ritrova anche sulle alette parasole e sui montanti. Caldi materiali degni della più principesca sfilata di moda si miscelano con il freddo e tecnologico carbonio lucido non certo lesinato per il tunnel centrale così come sulle portiere, al pari dell’alluminio fresato con effetto satinato per i battitacco. Esteriormente risaltano i grandi cerchi in lega da 20 pollici dalla speciale tinta Liquid Metal, perfetti con l’Azzurro Astro della carrozzeria. Una vernice di tre strati in grado di amplificare lucentezza e movimenti delle lamiere.

 

 

1942 ghibli zegna

 

Maserati Ghibli Zegna - vista 3/4 anteriore

 

 

i601 ghibli zegna

 

Maserati Ghibli Zegna- vista abitacolo

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministratore Delegato Sergio Marchionne (intervento) 


 

L’Amministratore delegato del Gruppo FCA, ha colto l’occasione della rassegna espositiva francese per rispondere ad alcune domande dei giornalisti nei primi due giorni di apertura non al pubblico. In primis si è accodato a quanto già hanno fatto emergere altri costruttori sul disappunto riferito agli elevati vincoli ambientali ai quali è sottoposto il Mondo dell’automobile. Uomo pratico qual’è, Marchionne ha tradotto in termini economici le ricerche e industrializzazione di sistemi necessari all’abbattimento dell’inquinamento delle vetture. Ebbene ogni grammo di Co2 abbattuta costa al costruttore ben 100 milioni di euro. Nessuna casa automobilistica può permettersi di produrre in perdita o comunque senza profitto, quindi stando così le cose, gli elevati costi aggiuntivi dovranno essere girati sul prezzo finale dell’automobile, con ovvio dispiacere dell’acquirente finale. Tornado sul prodotto ci si aspetta dalla 500x che farà letteralmente bruciare le linee di produzione di Melfi, e con ogni probabilità sarà aperta una produzione pure in Cina. Rimanendo in territorio asiatico, sarà per il termine del 2015 o al massimo i primissimi mesi del 2016, che vedranno sbocciare dalla due posti scoperta giapponese della Mazda la tanto attesa Spider piccola italiana. Inizialmente prevista come erede della Duetto, dunque marchiata Alfa Romeo, con ogni probabilità più che Fiat, sarà Abarth, riprendendo la storia della bellissima 124 Spyder Abarth di alcuni decenni fa. Per quel che concerne la Ferrari, sarà direttamente l’ad. ad occuparsi dell’attività sportiva, dato che è desiderio di tutti riportare il “Cavallino” nelle posizioni che le competono.

 

 

1805 500x

 

Fiat 500x - vista laterale

 


 

Spider Fiat

 

Fiat Spider Barchetta - vista 3/4 posteriore e anteriore

 

 

 

 

 

 

 

 

Ferrari 458 Speciale A 


Una “SPECIALE” era già presente nella famiglia delle 458, ma era chiusa, era la coupè. Questa A posta a  terminarne il nome sta per “aperta”, ovvero è la più performante delle 458 Spider. Al Salone di Parigi debutta dunque la Ferrari 458 Speciale A. Già sei anni fa con la Spider della Scuderia la casa di Maranello introdusse una variante, la 16M particolarmente prestazionale. Qui si replica dando vita ad una vettura da pista perfettamente a suo agio nell’uso stradale ed ancor più esclusiva per la scelta di carrozzeria aperta. Come sulla analoga coupè il poderoso 4.5 litri, otto cilindri, guadagna 35 cavalli a ben 9000 giri al minuto in grado di far partire l’affascinante sportiva come un razzo. Da fermi i 100 orari si prendono in 3 secondi netti ed i 200 in solo 9,5 secondi. Saranno 499 i felici e fortunati possessori di questo gioiello in movimento che riprende in toto il sistema di apertura e chiusura del tettuccio in alluminio della 458 Spider. L’esemplare presente alla rassegna francese è in una delle tinte più classiche e storiche della Ferrari. Quel Giallo che da sempre fa da sfondo per il “Cavallino Rampante”, qui è interrotto dalla banda blu e bianca che fa tanto mondo delle corse, dalle quali emergono i cerchi in lega in Grigio Corsa.

 

 

1925 458 speciale a

 

Ferrari 458 Speciale A - vista3/4 anteriore e posteriore

 

1927 458 speciale a

 

 

 

 

 

 

 

LANCIA Ypsilon Elefantino MY 2014 / Elle  


 

A Ginevra la Lancia porta novità di stile in casa Ypsilon. La nuova “Collezione Elefantino 2014” si presenta in tre inedite tinte esterne; Khaki Grigio, Blu Zaffiro e Grigio Carrara, associati a tre loghi “Elefantino” colorati in 'Lime', 'Watermelon' e 'Coconut'. Le firme del simpatico quadrupede trovano locazione sul portellone, mentre il logo “Y” colorato è ubicato sia sul montante centrale che sulle coppe ruote. Ancor più personalizzabile da parte del cliente vista la possibilità di optare per il trattamento in nero lucido o grigio testurizzato opaco, per calandra, calotte degli specchietti e i copriruota. Ma come in tutte le Lancia, il bello lo si trova nell'abitacolo, personalizzabile con tessuti di nuova grafica e cuciture e loghi Ypsilon in tono. Speciali anche i trattamenti sia per la plancia che per i pannelli delle portiere. Da sempre, da metà degli anni ottanta, la famiglia delle “Y” amano giocare sui colori, esaltando una volta l'allegria e la simpatia, ed una volta l'eleganza ed il prestigio. Le “Elefantino '14” saranno disponibili in tutte e cinque le odierne motorizzazioni del modello.

 

In anteprima debutta in forma di show car la “Ypsilon Elle” che riprende i temi raffinati della “Ypsilon tre porte” della prima decade del 2000. Interni ed esterni di altissimo prestigio la contraddistinguono in un panorama di auto da città troppo omologate. Verniciatura brillante di elevato livello con rifiniture di dettagli bruniti e interni misto pelle FRAU e Alcantara, con una dotazione di bordo completa, ne fanno un'ammiraglia dalle dimensioni cittadine. L'artigianalità famosa del made in Italy sulla Elle si respira a pieni polmoni. Sarà solo l'antipasto della versione definitiva effettivamente acquistabile dalla clientela a fine estate / inizio autunno.

 

 

 

1850

 

Lancia Ypsilon Elefantino'14 - vista 3/4 posteriore

 


 

1850

 

Lancia Ypsilon Elle - vista 3/4 anteriore

 

 

 

 

 

 

 

 

MASERATI QUATTROPORTE Zegna Limited Edition 


 

 

Il suo nome e cognome sono “Quattroporte Ermenegildo Zegna Limited Edition”, una vettura da Salone che prefigura una serie per pochissimi eletti di un'ammiraglia che è già di per sé uno status symbol raggiungibile da una cerchia ristretta di amanti di belle auto. L'unico difetto di una berlina che è il top della quattro ruote. Eleganza, potenza, prestazioni, piacere di guida e comfort al vertice della produzione mondiale. Ebbene la “Ermenegildo Zegna”, presentata a settembre in occasione del Salone di Francoforte, ha nell'allestimento interno la sua distinzione ed esclusività. Abbinamenti di tinte calde e soft come il Moka ed il Greige che si rifanno all'ultima collezione di abiti della firma Zegna. Selleria in pelle nappata abbinata esemplarmente ai montanti, l'imperiale ed i fianchetti delle grandi portiere. Inedita anche la soluzione della verniciatura che pare appena uscita da un bagno caldo. Un effetto quasi liquido dovuto a minuscoli pigmenti di alluminio miscelati ad una tinta di base nero lucida. In tal modo si esalta ulteriormente la brillantezza dell'alluminio stesso, che amplifica il carattere di ogni curva della carrozzeria della splendida Quattroporte. Dal punto di vista squisitamente tecnico nulla è variato … per fortuna. A spingerla, o meglio dire, a far correre questo salotto sulle strade più belle dell'intero emisfero, è il nuovo rabbioso, ma anche vellutato V8 twin-turbo da ben 530 cavalli. Almeno sui circuiti, superare i 300 orari avvolti dalla migliore qualità sartoriale italiana, dovrebbe essere una sensazione unica nella vita, ma saranno solo 100, in onore del primo secolo che proprio quest'anno la casa del Tridente compie, le unità prodotte, quindi pochi, pochissimi fortunati.

 

 

1850

 

Maserati Quattroporte Zegna - vista laterale e plancia


 

1850

 

 

 

 

 

 

 

 

MASERATI Alfieri concept 2+2 


 

 

Il futuro dei modelli del Tridente lo si scorge nella show car Alfieri, presentata in anteprima al Salone Svizzero. Un regalo al centenario della casa, per se stessa e per tutti gli appassionati delle belle opere d'arte in movimento. Una coupé tanto aggressiva, quanto morbidamente elegante nella classica formula abitativa 2+2. Il futuro che prende forma dalle radici del passato, non a caso fu proprio Alfieri Maserati che fondò a Bologna nel 1914 le “Officine Alfieri Maserati”. Probabilmente, quello che stiamo attraversando, è il periodo storico commerciale più favorevole della sua storia, è l'innovativa due porte non poteva presentarsi in un momento più propizio. Nonostante la crisi che attanaglia il Vecchio Continente, la casa modenese negli ultimi anni, si è presentata al pubblico di tutto il Mondo dove non vi è pari concorrenza in termini di connubio prestazionale, fascino ed eleganza. Le novità dell'anno scorso, sono state berlinone grintose e raffinate, ma è nel DNA della Maserati lo spirito più elevato delle vere GranTurismo. E l'Alfieri fa sognare da ferma come nessun'altra GT. Sono numerose le Maserati coupè quattro posti di rango nei suoi cento anni, e questa concept parla di loro attraverso un linguaggio moderno e avveniristico, riprendendo gli stilemi delle 3500GT e 5000GT di fine anni cinquanta, come quelli dell'attuale GranTurismo. Una concept che non rimarrà fine a se stessa, ma, come afferma il responsabile creativo Ramaciotti, prefigura l'erede della stessa GranTurismo, che ancora bella e affascinante com'è, ha attualmente alcuni anni di successo dinanzi a sé. Si è partiti dall'ammaliante Maserati “A6 GCS-53” del 1953 nata dalla creatività di un maestro come Pininfarina, auto da corsa da brividi in pista e bellissima anche in passerella. Dalla stessa riprende il classico 2+2 Maserati, ovvero cofano lungo, slanciato e abitacolo posto sulle ruote motrici, che ovviamente, sono posteriori. Una formula che è un invito alla potenza anche se si è fermi al semaforo, per via delle curve possenti e dolci che si susseguono come un tracciato veloce di Formula1. Su queste curve emergono i poderosi cerchi in alluminio da 21 pollici posteriormente e 20 pollici anteriormente. Un pugile in doppio petto è l'Alfieri. Classe e raffinatezza in fiancata e modernità tecnologica in un frontale che parla di Ghibli all'ennesima potenza senza esserlo. Classe, storia e futuro si respira anche nell'abitacolo con una plancia che prende spunto idealmente da quella della 5000GT. Dettagli di acciaio ossidato come ricordo corsaiolo delle pistaiole degli anni cinquanta, si amalgamano alla pelle anilina Poltrona Frau o all'immancabile orologio ovale incastonato sulla consolle centrale. Pare lunghissima, ma è per via di un passo di 270 cm su di una lunghezza totale inferiore a 4 metri e sessanta. L'altezza di soli 128 cm la tira come una fionda pronta a rilasciarsi. Il vestito superlativo cela la meccanica sportiva e tradizionale della GranTurismo con il suo V8 di 4.7 litri da ben 460 cavalli.

 

 

 

1850

 

Maserati Alfieri - vista 3/4 anteriore

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

1850

 

Maserati Alfieri - vista 3/4 posteriore

 

 

 

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nuova italia

 

 

Alfa Giulie. Sprint

 

 

 

Alfa Mito Junior

 

 

 

Alfa 4C Spider a.p.

 

 

 

Fiat 500x

 

 

 

Fiat 500 3p Couture

 

 

 

Lancia Ypsil. Elle

 

 

 

Maserati G. Zegna

 

 

 

a.d. marchionne

 

 

 

Ferrari 458 Speci. A