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Appena 19 mesi di vita commerciale, anche meno se si tiene conto che la cessione produttiva è avvenuta nel 1993, ma questa bella e simpatica utilitaria prende vita nel lontano 1974. Storia travagliata quella della casa madre, la Innocenti milanese, ma questo non impedisce di sviluppare un prodotto dalle svariate virtù.
Qui sotto vediamo una delle prime Innocenti Mini, capostipite della nostra più attuale “Small”.
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CANDIDATA ALLA SIMPATIA
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Qui di seguito mostriamo un'immagine della nostra Small 93-94 in versione "500".
Come si denota dal confronto visivo delle due fotografie, la vettura, seppur con quasi un ventennio di carriera, è sempre uguale a se stessa.
Certamente il periodo difficile della proprietà De Tomaso che giunge a cedere a fine anni '80 la casa al gruppo FIAT, ha fatto sì che gli investimenti per adeguare o sostituire la Mini, siano stati ridottissimi.
I lamierati sono i medesimi, così come gli organi meccanici. I motori sono praticamente quelli di origine, seppur aumentati leggermente di cubatura.
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Allo stesso tempo leggeri affinamenti la rendono un auto moderna anche dal punto di vista stilistico, per via di azzeccati interventi:
- I paraurti divengono parte della carrozzeria e non più una struttura di metallo ad asse imbullonata.
- La fanaleria assume una linea più dolce ed una cura del trasparente più moderno
- Allestimenti interni più curati ed anche più accessoriati.
- Una griglia anteriore specifica che alleggerisce l'impatto estetico.
- Colori metallizzati che accendono ed esaltano gli spigoli tipici di un auto degli anni '70.
ANCHE IN VERSIONE "LIMO"
![1089 1089](res/InnocentiSmall/1089.png)
La gamma come si evince dai dati inseriti in alto, è assai misurata. Appena due motorizzazioni per un totale di 4 versioni derivanti da tre allestimenti su base meccanica "500", ovvero L - LS - SE ed il più raffinato SE unico disponibile per la più performante "990"
La 500 prende il suo nome dal piccolissimo motore 3 cilindri giapponese che originariamente era appunto un 548 cm3, per poi crescere nel 1991 sino ai 659 cm3, donando in tal modo una maggiore fluidità e regolarità di funzionamento.
Logica conseguenza che la 990 prenda il suo nome dalla motorizzazione di un litro.
Ma la caratteristica più importante che distingue la 500 dalla 990 non risiede tanto nella motorizzazione (per quanto la differenza di prestazioni è notevole), ma bensì dalla differenza di passo.
La 990 ha un passo, ovvero l'interasse tra la ruota anteriore e quella posteriore, di 220 cm contro i 204 cm della più piccola 500.
In un corpo vettura che misura dai 321 cm ai 338 cm a seconda della versione, un incremento di passo di ben 16 cm è sbalorditivo. Ne fa una vera piccola ammiraglia (se paragoniamo la 990 alla sua sorellina).
Tutti centimetri spesi per il benessere e quindi il comfort dei passeggeri, specie quelli posteriori. tale differenza dimensionale, ha comportato anche leggere modifiche di carrozzeria, come il parabrezza anteriore più inclinato nella versione maggiore, donando in tal modo anche più dinamicità al corpo d'insieme.