FIAT: "Multipla 5porte"
ORIGINALI SI NASCE, SIMPATICHE SI DIVENTA
Un nome quasi leggendario per questa unica e praticissima vettura made in Italy. La sua antenata era di metà anni Cinquanta e come lei era originalissima. Nel suo nome alberga la sua identità. Multipla come molteplici sono i posti a sedere di cui dispone. Di per sé non è una gran novità, visto che già da un decennio la Renault spopolava in Europa con le sue monovolumi e dal 1996 anche quelle di taglia media come la Scenic su base Megane. Infatti nella seconda parte degli anni novanta, l'interesse per le auto capienti e alte si sposta gradatamente verso quelle con stazza più misurata, quindi più agili, più facili da utilizzare in città e da parcheggiare, nonché meno assetate.
Ma la Multipla non vuole essere una semplice concorrente di Scenic, Zafira e le altre, ma essere diversa e offrire qualcosa in più, di unico. Al Salone di Francoforte del 1997 appare in veste definitiva al grande pubblico e fa subito scalpore per il suo design speciale e per la sua architettura interna. Fianchi larghissimi e che si innalzano come palazzi quasi completamente verticali. Superfici vetrate da solarium, quasi superiori ai volumi di carrozzeria. Ma è soprattutto il frontale che spiazza il pubblico. Più che una monovolume con un cofano motore che sale quasi ad unirsi con la stessa inclinazione al parabrezza, qui il volume è ben definito come una qualsiasi berlina. Sopra di esso però appare un'altra fetta di carrozzeria che sostiene il parabrezza ed i montanti laterali ed ancora più stravaganti sono i fari di profondità posti proprio sotto il parabrezza stesso. Anche il dietro è tutt'altro che anonimo con un lunotto paragonabile ad un TV al plasma da 80 pollici con i montanti laterali sottilissimi a delimitarlo e con un cofano bagagli che si protende verso il paraurti incastonandovi nel mezzo. Gli stessi proiettori posteriori sono altamente originali riprendendo quasi le forme degli ampi specchietti retrovisori esterni.
Ma la Multipla non è solo design eccentrico, anzi, per dirla tutta, la sua originalità stilistica non è un vezzo d'artista bizzarro, ma un chiaro risultato del progetto funzionale che ha dato vita al piano “186”, così conosciuto tra gli addetti ai lavori del Lingotto. Nello sviluppo della vettura si sono ribaltati i criteri progettuali. La carrozzeria esterna si è plasmata attorno all'abitacolo come un vestito che cala dall'alto come morbida seta su di un corpo. La Fiat fa scalpore con la sua monovolume media, visto che riesce ad offrire sei posti comodissimi in una vettura lunga di un soffio sotto i quattro metri. Si! Pare incredibile, visto che una Punto è più lunga, ma l'originalità è offrire i posti non su tre file nel classico schema 2-2-3 oppure 2-3-2, ma su solo due file con uno schema rivoluzionario come il 3-3, unica nel panorama continetale. Più che in lunghezza, infatti la Multipla si sviluppa in larghezza. Se una Scenic, termine di paragone dei tempi, misurava 413 cm in lunghezza per 172 di larghezza, offrendo cinque posti, la cinque porte di Torino con i suoi 399 cm di lunghezza e ben 187 cm di larghezza ne offriva sei. Sei posti ma anche ben 430 litri di capacità di carico nel bagagliaio a sedili eretti, oppure 1300 litri con le poltroncine posteriori ripiegate. Chi offriva sette posti, quindi uno in più della Multipla, erano vetture come la giapponese Nissan Serena, oppure la tedesca Opel Zafira che aggiungevano oltre 30 cm in più alla lunghezza. La Multipla era diversa in tutto proprio per la sua concezione di partenza. Questa unica soluzione abitativa le conferiva carreggiate larghissime, ed infatti a dispetto di una mole in larghezza ed altezza quasi monumentali per la categoria, la sua tenuta di strada e agilità sullo stretto erano, e lo sono ancora, ineguagliabili. Il telaio nascie rigidissimo con un quasi azzeramento del rollio in curva, senza interventi dell'elettronica. I 187 cm di larghezza che hanno permesso lo stivaggio delle tre sedute affiancate, sono un unico nel panorama europeo. Se si pensa che le ammiraglie come Lancia k e Thesis misuravano 183 cm o la 166 dell'Alfa 180 cm, appare ancora più evidente quanto nella Multipla ci sia di singolare.
Stesso discorso si può fare per la praticissima plancia con una strumentazione semplice, dalla leggibilità immediata, posta alla destra del conducente ma orientata verso di esso con la cloche del cambio sulla plancia stessa a portata di mano. Immancabili i vani portaoggetti disseminati per l'abitacolo e intelligenti le due poltroncine centrali con il dorso sagomato per fungere da tavolini di servizio una volta che lo schienale è ribaltato.
Il peso della vettura non è eccessivo visto che viaggia dai quasi 13 quintali sino ai 15 quintali a seconda della motorizzazione. Entra nel mercato nel gennaio del 1999 con due propulsori di base ma ben quattro tipologie di alimentazione, perché lei, la Multipla, vuole essere alternativa in tutto. Al tradizionale 1.6 plurivalvole a benzina da 103 cavalli, si abbina il più corposo diesel JTD di 1,9 litri della medesima potenza ( 105cv ), ma dalla coppia ben più tosta. Ancor più interessanti sono le soluzioni ecologiche a metano.
Due sono le possibilità, entrambe nate dal già menzionato benzina. Una soluzione a doppia alimentazione “Bipower” con quindi serbatoio di benzina ridotto a 38 litri dagli originali 63 con in più le bombole per il metano. La seconda opzione è la “Blupower” unicamente spinta dall'alimentazione naturale del metano. Scelte obbligate quelle del metano vista la superficie frontale non trascurabile della multispazio compatta della Fiat, che in velocità non è un viatico per i consumi. Grazie al basso costo alla pompa del gas naturale ed al suo maggior rendimento, la Multipla sopperisce alla sua unica lacuna, che è quella appunto di avere consumi un po' più alti della media della categoria. Comoda e divertente da guidare, è quasi scontata per praticità nella sua prima edizione del '99 si scinde in due allestimenti, uno base per contenere i costi, ovvero “SX”, ed il più completo ed accessoriato “ELX”. In ogni caso nessuna concessione a preziosismi o lussi fuori luogo, con tessuti robusti e facilmente pulibili.
Tra il 2000 ed il 2001 giungono le “Serie Speciali” con colori brillanti, finiture migliorate e carrozzeria completamente in tinta rendendola più chic e snob. Da queste speciali versioni, giunge nell'estate del 2002 il primo vero aggiornamento della gamma. Adeguamenti ecologici al JTD e l'introduzione di un'ulteriore alimentazione, non a metano ma a gas GPL.
Siamo già a cinque anni dal su debutto ed è ora di una rinfrescata ed un adeguamento stilistico con la nuova famiglia di modelli di casa Fiat. Siamo nell'estate del 2004 quando viene introdotta la Multipla seconda serie che sacrificando un poco la sua originalità, acquisisce eleganza e omogeneità formale. Il frontale è quello che viene più toccato dal restyling dove si perdono i tre piani luminosi in favore di un classico muso con calandra delimitata ai lati da due grossi proiettori in stile Fiat Idea. Certamente molto più equilibrata, non solo davanti, ma anche più pulita in coda, anche la seconda edizione diviene un classico tra i tassisti, dato che nonostante i 10 cm in più di lunghezza dovuti ai nuovi e più pronunciati paraurti, nulla si perde in praticità e piacere di guida.
Nel 2005 e 2006 avvengono due ulteriori maquillage con una variegata stirpe di allestimenti adeguati agli altri modelli del marchio in auge in quel periodo. Una onorata carriera che la vede uscire dal mercato nazionale nei primi mesi del 2011, quindi ben 12 anni praticamente fedele a se stessa. Da menzionare che la sua felice idea è stata ceduta con gli stampi ed il diritto di usarli ad un marchio cinese, proseguendone quindi la sua vita commerciale a nostra insaputa.
Ha fatto parlare sin dal suo debutto per il suo aspetto, ma tutti coloro che hanno avuto la possibilità di guidarla ed utilizzarla quotidianamente se ne sono innamorati. Non può essere un caso che anche da usata è ricercatissima, mantiene un valore più alto della media e non è raro trovarne esemplari con 250 o 300 mila chilometri sulle spalle ancora capaci di soddisfare bisogni e necessità. La sua nuova erede è la pratica e grintosa 500L Living, un tantino meno originale ma modernissima e capace di ospitare un amico in più. |
Lunghezza: 399-409 cm / Larghezza: 187 cm
Evoluzione STORICA del Modello
MOTORE |
VERSIONE |
DATA inizio vendite |
PREZZO
in € inizio
vendite |
DATA
fine vendite |
PREZZO
in € fine vendite |
1.6 i 16v
103cv
|
SX |
01 / 99 |
15515 |
09 / 04 |
18321 |
ELX |
01 / 99 |
17220 |
09 / 04 |
19981 |
Serie Speciale |
07 / 00 |
21790 |
07 / 02 |
20511 |
Active |
07 / 04 |
18301 |
03 / 09 |
19701 |
Dynamic |
07 / 04 |
20181 |
03 / 10 |
20951 |
Emotion |
04 / 06 |
22111 |
03 / 10 |
21951 |
1.6 i Gpower 16v 103cv |
SX |
07 / 02 |
19851 |
10 / 03 |
20151 |
ELX |
07 / 02 |
21761 |
10 / 03 |
22061 |
1.6 i Blupower
95-103cv |
SX |
01 / 99 |
16858 |
10 / 03 |
20631 |
1.6 i Bipower 16v 103cv
|
SX |
01 / 99 |
16858 |
09 / 04 |
20721 |
ELX |
09 / 00 |
20525 |
09 / 04 |
22631 |
Serie Speciale |
07 / 01 |
21631 |
07 / 02 |
22511 |
Active |
07 / 04 |
21001 |
03 / 10 |
23151 |
Dynamic |
07 / 04 |
22881 |
02 / 11 |
24850 |
Family |
07 / 05 |
24741 |
02 / 11 |
26150 |
1.9 JTD 8v
105cv
|
SX |
01 / 99 |
17943 |
01 / 01 |
19234 |
ELX |
01 / 99 |
19647 |
01 / 01 |
21145 |
Serie Speciale |
07 / 00 |
24218 |
01 / 01 |
24476 |
1.9 JTD 8v
110cv
|
SX |
01 / 01 |
19234 |
07 / 02 |
20451 |
ELX |
01 / 01 |
21145 |
07 / 02 |
22361 |
Serie Speciale |
07 / 01 |
22251 |
07 / 02 |
22931 |
1.9 JTD 8v
116cv
|
SX |
07 / 02 |
20451 |
09 / 04 |
20671 |
ELX |
07 / 02 |
22361 |
09 / 04 |
22581 |
Active |
07 / 04 |
20601 |
10 / 05 |
20941 |
Dynamic |
07 / 04 |
22481 |
10 / 05 |
22921 |
Family |
07 / 05 |
24121 |
10 / 05 |
24121 |
1.9 JTD 8v
120cv
|
Active |
04 / 06 |
21441 |
03 / 10 |
22651 |
Dynamic |
04 / 06 |
23421 |
02 / 11 |
24400 |
Family |
04 / 06 |
24621 |
02 / 11 |
25700 |
Aggiornamenti nella vita del modello
Aggiornamenti |
DATA inizio vendite |
DATA
fine vendite |
Denominazione
Aggiornamento |
Vita completa |
01 / 99 |
02 / 11 |
|
Mini Restyling |
07 / 02 |
09 / 04 |
M.Year '02 |
Restyling |
07 / 04 |
10 / 05 |
M.Year '04 |
Aggiornamento |
10 / 05 |
04 / 06 |
M.Year '05 |
Aggiornamento |
04 / 06 |
02 / 11 |
M.Year '06 |
Prestazioni delle varie motorizzazioni
MOTORIZZAZIONE |
Potenza
CV |
Velocità
Km/h |
Acceler.
0/100Km/h insecondi |
Consumo urbano
l/100km |
Consumo
statale
l/100km |
1.6 i 16v |
103 |
170 |
12,6 |
11,1 |
07,2 |
1.6 i 16v Gpower |
103 |
170 |
12,6 |
11,4 |
07,4 |
1.6 i 16v Blupower |
95 |
160 |
15,5 |
11,1 |
07,1 |
1.6 i 16v Bipower |
103 |
168 |
13,5 |
11,5-11,9 |
07,3-07,5 |
1.9 JTD 8v |
105-110 |
170 |
12,4 |
08,0 |
05,5 |
1.9 JTD 8v |
116 |
176 |
12,2 |
08,0 |
05,5 |
1.9 JTD 8v |
120 |
180-178 |
12,0-12,1 |
07,5-08,2 |
05,0-05,6 |
LE PREFERITE DI IERI |
|
La 1.9 JTD nelle sue diverse declinazioni di potenza da 105 sino ai 120 cavalli delle ultime versioni sono tutte eccellenti. Non che la Multipla la si comprava per un uso sportivo ma senza dubbio i rotondi e ricchi di coppia diesel common rail conferivano alla paciosa sei posti del Lingotto, una brillantezza di marcia sconosciuta alle altre versioni. Le velocità spaziavano dai 170 sino ai 180 orari, così come lo scatto sul classico 0-100 Km/h era di poco sopra i 12 secondi. Il tutto con consumi onesti considerando il tipo di vettura. Non molto richiesta la 1.6 16v a benzina, al contrario delle sue cugine alimentate a metano, diffuse quanto e più delle JTD. Meno la Blupower per via sia della scarsa autonomia che per le prestazioni piuttosto mortificanti. Richiestissima da sempre la Bipower, che univa una buonissima autonomia di marcia, ad una discreta vivacità, con la possibilità di ottenere delle economie di gestione notevoli. |
LE PREFERITE DI OGGI |
- 1.6 i 16v 103cv Bipower ELX/Emotion
|
Le 1.9 JTD 120cv Dynamic oggi sarebbero un acquisto da fare ad occhi chiusi. Con prezzi sull'ordine dei 5-6 mila euro, con sei o sette anni e 100-150.000 km alle spalle ed una garanzia ufficiale del rivenditore, siete in una botte di ferro. Potenza e libertà di muoversi per via di una omologazione già conforme all'euro 4, può essere un felice compagno di lavoro e viaggio ancora per molto tempo, specie. Richiestissime anche oggi da usate le “Bipower” che al già menzionato abbattimento dei costi di esercizio, dona la libertà di muoversi senza alcun vincolo per via della carta del carburante naturale. Il problema del metano, oggi come ieri è quello della diffusione sul territorio nazionale e ancor meno su quello continentale non adeguato, anche per via di un'autonomia, senza considerare l'uso della benzina, attorno ai 200-300 Km. Per i macinatori di chilometri in autostrada quindi il diesel è senza dubbio più calzante, mentre per coloro che si muovono prettamente in un contesto urbano la “1.6i 16v Bipower ELX o Emotion” è perfetta. |
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