Non lo neghiamo, qui in redazione aspettavamo con ansia di fare questo confronto virtuale tra le top delle ammiraglie. Siamo nel gota del lusso, ma raffinato ed elegante, non troppo gridato se paragonato a vetture sportive come Ferrari, Lamorghini o Rolls. Potrà apparire blasfemo accostare delle tre volumi o suv a coupè da corsa stradali, ma così non è. Il prestigio è al massimo livello, la comodità e la qualità che si ritrovano nelle poltrone, sono pari se non superiori a delle suite di Hotel a cinque stelle. Nessun dettaglio è trascurato, dalla più piccola rifinitura alla tecnologia più moderna che si sposa alla perfezione con il profumo dei legni e della pelle. Le sfidanti della nostra nuovissima ammiraglia del Tridente, sono accomunate da essere le versioni con passo lungo e spinte da propulsori poderosi e potentissimi. Nonostante le stazze, si hanno prestazioni di velocità e scatto fuori dall’ordinario pure per coupè sportive. Berline sul generis dato che sono affidate per lo più all’autista, ma incredibilmente sono piacevoli anche da guidare e portare quasi sui cordoli.

La Quattroporte con il suo nuovissimo V8, riesce ad essere in linea per potenza con i grossi V8 e V12 che hanno tutte da un litro ad un litro mezzo di cubatura in più. La modenese risulta essere la più veloce e tra le più scattanti, anche se son tutte molto ravvicinate come accelerazione. Per le masse in gioco e le potenze elevate, le performance in termini di consumo sono molto positive, con un plauso particolare alla giapponese che sfrutta al meglio la sua esperienza dell’integrazione dell’elettrico con il termico. In termini di prezzo, la berlina del Tridente si posiziona nella fascia mediana e quasi pare assurdo considerare i 130mila euro dell’imponente suv inglese convenienti. Un pò troppo alte le richieste per la grossa Jagaur e delle due berline  stelle. A nostro avviso le più belle e attraenti sia esternamente che nell’abitacolo sono l’italica e la nuovissima regina del deserto che interpreta a suo modo il concetto di ammiraglia. Le meno convincenti sono la tedesca degli anelli, che giunta alla terza generazione ha perso di equilibrio e scioltezza di linee, assumendo solo la compiutezza di un prodotto perfetto, ma molto asettico, la grossa Lexus che sull’altare della sportività ha caratterizzato fortemente un frontale privo di quella raffinata eleganza indispensabile in questo settore, per finire con il gigantesco suv della stella che non ha nulla di quella rarefatta aurea nobile della 4x4 britannica. Le due grosse S, sono molto attraenti, ma in questa veste AMG, perdono un poco di armonia ed eleganza, d’altra parte non è da tutti saper coniugare al top sia la classe che la grinta, come dimostra invece di riuscirci con naturalezza da decenni la Maserati.

PODIO: le migliori classificate su 9 sfidanti