Le piccole cittadine pepate le abbiamo praticamente inventate noi e quale marchio più leggendario in questo particolare settore se non quello dello Scorpione? Conferire sportività, immagine e prestazioni a vetture concepite per fare la spesa, portare i figli a scuola e le classiche mansioni quotidiane lavorative e di svago, non è cosa così semplice e immediata. Dalla costola della più borghese Fiat Punto, è stata concepita questa evoluzione Abarth molto cattiva, ma non stravagante. Cinque passeggeri, ma più realisticamente quattro si trovano a loro agio in un ambiente qualitativamente appagante ed anche emozionante per via di un sound coinvolgente e la piena sicurezza che si respira ad ogni accelerata o curva. La Punto, così come la cuginetta del “Biscione”, si contraddistinguono per un ottimo livello su ogni versante. Belle da vedere sia fuori che dentro l'abitacolo, vanno forte, senza essere le più brucianti, ma allo stesso tempo consumano poco, e hanno un prezzo di listino non esagerato.

La concorrenza, tutta qualificata, di ben otto tedesche, tre francesi ed una coreana, spiccano chi per le migliori prestazioni, chi per i consumi ridottissimi. Oppure per un prezzo ultra vantaggioso o per la tecnica motoristica superlativa, o anche per la qualità che si percepisce dall'abitacolo. Allo stesso tempo, chi emerge da un lato perde punti dall'altro. La Punto condivide con la freschissima Peugeot 208 GTI il primo posto. Un risultato notevole se si considera che l'attraente e veloce francesina ha appena due anni sulle spalle, mentre la Punto, deriva praticamente da un modello che ne ha nove di inverni trascorsi, anche se nel tempo è sempre stata migliorata e resa più attraente. Così come la nuovissima Mini, da pochissimi mesi in commercio, condivide la seconda piazza, stra meritatamente con la quasi coupettina Mito, che rispetto alla Punto, è un meno brutale esteticamente ma più elegante, mantenendo quasi la stessa meccanica efficace in ogni tracciato. Deludente la Hyundai, che con questa ibridazione tra una coupé ed una due volumi non scalda i cuori, non brilla per prestazioni ma ancor peggio si fa anche pagare cara. Così come la Mini in versione coupé paga dazio proprio nel suo prezzo troppo elevato rispetto a tutte le altre, ed allo stesso tempo non si presenta in un abito che accolga tanti consensi.