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ALFA: "33 Sport Wagon 5porte"


 

 

PRATICITA' SPORTIVA

 

Alfa 33 sw

Era il 1983, quasi 33 anni fa, nasceva la media compatta da famiglia “33” dell'Alfa Romeo, rispolverando un nome celebre nella storia del marchio. Prendeva il posto della rivoluzionaria e discussa “Alfasud”. Completamente nuova, dal piglio grintoso e anche abitabile. Una classica e versatile cinque porte che dissimula il portellone posteriore con un accenno di terzo volume. Ma è con la mano esperta di Pininfarina, che la “33” diviene veramente duttile e poliedrica. Dopo un paio di comparse rapide, più come esperimento che per il mercato, la media compatta degli anni ottanta e inizio anni novanta porta al debutto la prima vera familiare del “Biscione”.

 

Alfa 33 sw

Al Salone di Torino 1984 esordisce la “33 Giardinetta” da subito concepita anche con una efficiente trazione 4x4. Una vettura adatta alla famiglia, agile e non ingombrante, sportiva nei suoi motori brillanti e potenti ma con quella capacità e facilità di carico che solo una station può regalare. Nulla si perde in qualità stradali e neppure in termini di impatto estetico. Anzi, a distanza di anni, le “33” così carrozzate sono ancor più attraenti e sportive.

 

Alfa 33 sw

A differenza infatti di molte familiari del tempo, questa di Arese, ha un portellone molto tagliato e inclinato, dove spicca oltretutto, un grintoso spoilerino sopra il lunotto, come logica conseguenza del lungo tetto. Una linea giovanile e dinamica senza dubbio, molto autentica e caratteristica. Nella primavera del 1988, in occasione di un leggerissimo face lifting, l'originale “Giardinetta”, anche nel nome vuole ricollegarsi direttamente allo spirito sportivo della casa.

 

Alfa 33 sw

Nasce, così, la nuova denominazione di “Sport Wagon”, da qui sinonimo di station al “Biscione”, come Avant o Toring lo sono per Audi e Bmw. Ma è del 1990 il grosso restyling della famiglia “33”. Sulla Sport Wagon il posteriore non subisce radicali cambiamenti, mentre il frontale è totalmente inedito, assumendo i nuovi stilemi della casa milanese, portati in auge dalla bella ammiraglia 164. Quindi frontale più tagliente e aerodinamico, con un bel scudetto risaltato dalle cromature e dalle prese d'aria laterali affiancate. Nella prima “33 SW” spiccavano i motori 1.3, 1.5 e 1.7 a carburatori ai quali, nel tempo si affiancarono il 1.7 ad iniezione. Rivoluzionario, per l'epoca, fu l'introduzione del primo 3 cilindri a gasolio sovralimentato. Una soluzione modulare della VM di Cento, Ferrara, che tagliò praticamente di un cilindro il quattro in linea di 2.4 litri che spingeva l'Alfa “90 turbodiesel” di fine anni ottanta. Nel periodo che “Itauotoweb” prende in considerazione, quindi dal gennaio del 1993 in poi, la “33 Sport Wagon” ha già quasi nove anni sulle spalle, tanti anche per quegli anni che vedevano le vetture comunque più longeve rispetto a questa odierna prima decade del 2000. Ovviamente le nuove e stringenti norme antinquinamento, che omologano le vetture dal primo gennaio del 1993 in Euro1, incentivano l'introduzione a tutte le auto dell'iniezione elettronica. La gamma quindi, seppur non ampissima, è perfettamente bilanciata per coprire ogni esigenza. Tre motori ai vertici della produzione continentale nelle rispettive fasce di mercato. La 1.3 IE da poco meno di 90 cavalli non ha eguali tra le station di piccola cubatura, per quanto riguarda la brillantezza e la vivacità. Disponibile in un allestimento semplificato ed uno più accessoriato denominato L ed una speciale versione “Loden”. Sparita dai listini la 1.5 litri, si arriva o direttamente alla 1.7 IE a otto valvole da più di 100 cavalli, corposo, rotondo e sprintoso. Ma il vero salto di qualità lo si ottiene con la “1.7 IE 16v Quadrifoglio Verde”. Nella storia dell'Alfa Romeo, il motore boxer ha una sua importanza non certo trascurabile e questa edizione nata nel 1990 in occasione del grosso restyling della “33” è la sua ultima e più performante evoluzione. Porsche e Subaru hanno proseguito sulla stessa architettura facendone una bandiera del brand. Non manca la gasolio 1.8 sovralimentata, che per ragioni ecologiche nei primi mesi del 1994 non sarà più disponibile nei saloni del nuovo. Eccezionali e notevoli le versioni a trazione integrale. Disponibile in tutte le motorizzazioni a benzina, sulla 1.3 e 17 IE vi è una semplice 4x4 ad inserimento manuale. Ma la chicca avvenuta al Salone di Ginevra del 1991, si chiama “33 1.7 16v Permanent 4 Quadrifoglio Verde”. Affascinante compatta da famiglia sportiva ed efficientissima anche in inverno su strade bagnate e impervie. Questa potente e veloce station non richiede nessun intervento dal parte del conducente. Un sistema elettronico disinserisce automaticamente la trazione posteriore nelle brusche frenate per permettere l'intervento del sistema antibloccaggio in frenata ABS, sino ad all'ora incompatibile con sistemi a trazione sulle quattro ruote. Ovviamente questa speciale “33” diviene la versione di punta della famiglia e si caratterizza ancor di più rispetto alla plurivalvole a trazione anteriore. Nel corso degli ultimi due anni la “33 SW” esce in edizioni speciali e ancor più raffinate ( cosa che avviene appunto con le auto a fine carriera ). A metà del 1993 esordisce la SW Brio spinta dal più piccolo boxer solo a trazione anteriore, caratterizzata dal tettuccio apribile e dalla pregevole tappezzeria con inserti in pelle. Con la stessa motorizzazione e trazione escono due particolari edizioni della 1.3 IE Sport Wagon, che sono la Tender e Flag, la prima rivolta alla versatilità della familiare, la seconda ad un ricco equipaggiamento orientato al benessere dei passeggeri come dimostra la presenza in primo equipaggiamento dell'aria condizionata. La Flag è ordinabile anche con il funzionale sistema 4x4.

 

Alfa 156 SW

Con l'arrivo dell'inverno del 1995 la “33 Sport Wagon” esce di scena lasciando qualche rimpianto. La 145 tre porte anche se indovinata, non ha la stessa capacità di carico di una familiare seppur compatta e bisogna attendere l'inizio del 2000 per rivedere in listino una vera station sportiva che possa andare fiera della denominazione “Sport Wagon” con l'affascinante 156. Ma è tutt'altra musica e categoria.

 

Lunghezza: 420cm  /  Larghezza: 161 cm

 


 

 

Evoluzione STORICA del Modello

 

 

 

 

 MOTORE

 VERSIONE

DATA inizio vendite

PREZZO

in € inizio

 vendite

DATA

fine vendite

PREZZO

in € fine vendite

1.3 IE 8v

88cv

 

 

Base   01 / 93  09635  11 / 95   10846
 L   01 / 93  10575  11 / 95  12059
 Tender   02 / 94  09994   11 / 95   10303
 Flag   02 / 94  11801   11 / 95   12059
 Loden   01 / 93  10278   04 / 93   10278
 Brio   05 / 93  10917   02 / 94  11073

 

1.3 IE 8v 4x4

88cv

 

  IE 4x4   01 / 93   11620    11 / 95   13221
   Flag 4x4    02 / 94  12834   11 / 95    13221
1.7 IE 8v

105cv

 Base   01 / 93   11989  11 / 95  13660

1.7 IE 8v 4x4

105cv

  IE 4x4   01 / 93   13199  02 / 93  13199
1.7 IE 16v

129cv 

 16v QV P4   01 / 93   14901  11 / 95   16940

1.8 Td 8v

84cv     
 Unico   01 / 93   11921  02 / 94  12709

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Aggiornamenti nella vita del modello

 

 

 

 

 Aggiornamenti

 DATA inizio vendite

DATA

fine vendite

Denominazione

Aggiornamento

 Vita completa

   01 / 93 

  11 / 95 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Prestazioni delle varie motorizzazioni

 

 

 

 MOTORIZZAZIONE

Potenza

CV

Velocità

Km/h

 Acceler.

0/100Km/h insecondi

Consumo urbano

l/100km

Consumo

statale

l/100km

1.3 IE 8v

 088

 177

11,7

09,5

05,7

1.3 IE 8v 4x4 

 088

 174

12,0

09,6

06,1

1.7 IE 8v

 105

 186

09,9

09,9

05,7

1.7 IE 8v 4x4 

 105

 182

10,2

10,5

05,7

1.7 IE 16v P4 

 129

 196

09,0

10,0

06,0

1.8 Td 8v 

 084

 172

13,8

07,3

04,7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 LE PREFERITE DI IERI
  • 1.3 IE 8v L 88cv

 

  • 1.3 IE 8v 4x4 88cv

 

Senza dubbio le due versioni 1.3 IE Sport Wagon. La “1.3 IE L” e la “1.3 IE 4x4” sono le preferite dalla clientela per valide ragioni. Un allestimento comunque completo, per i canoni di allora, ed un prezzo di acquisto onesto. Il tutto condito da una potenza e brillantezza di marcia paragonabile ad una tranquilla familiare 1600cc. o anche 1.800cc. Ma grazie ad una cilindrata molto contenuta costi di assicurazione e anche di rifornimento a livello di utilitaria. Il tutto, come dicevamo a poco più di una ventina di milioni di lire per la trazione anteriore e due milioni in più per l'integrale. In effetti era particolarissima la 4x4 con il più piccolo dei boxer. Le suv che oggi vanno tanto di moda erano ancora lì a divenire e solo nel 1995 fece la sua prima comparsa la Toyota Rav4 che fu la prima scommessa. Di trazioni integrali esistevano certamente, ma non tra le station così compatte. Si parlava comunque di Audi 80 Avant Quattro o Bmw 325ix. Non assimilabili per costo o classe alla 33 SW.

LE PREFERITE DI OGGI

  • 1.3 IE 8v 88cv 4x4

 

  • 1.7 i 16v 129cv QV P4

 

 

Forse le 33, sia a cinque porte che familiari sono andate un poco nell'armadio del dimenticatoio. Sono già passate le 145-146, le 147 ed ora siamo a metà carriera della Giulietta. Una bella evoluzione, ma nessuna ha mai posseduto la versatilità e praticità della primissima “Sport Wagon”. Oggi sarebbe proprio la “1.3 IE 4x4 SW” una bella riscoperta, specie come seconda o terza vettura. Giovane ed ancora simpatica offre una discreta sicurezza di marcia proprio grazie alla trazione integrale, senza chiedere troppo in cambio in termini di sete di benzina. Se proprio non si resiste, sarebbe da puntare sulla “1.7 IE 16v Quadrifoglio Verde Permanent 4”. Quasi 130 cavalli in totale sicurezza con ABS e trazione sui due assi. Una linea grintosa ma non sfacciata e carattere da vendere nonostante quasi un quarto di secolo sulle spalle. Una sportiva mascherata di funzionalità che ama dare soddisfazione al suo pilota, specie sulle strade invernali di montagna. E che musica il boxer Alfa Romeo. Impagabile, quasi quanto i suoi 6 cilindri.

 

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