Stiamo parlando della bellezza di 22 anni fa e di normative, tecnologie, sistemi elettronici e bisogni quotidiani ne sono cambiate in quantità e qualità notevole. Ma oggi 2016 come allora, 1994, la voglia di distinguersi e di avere qualcosa di speciale anche in macchine cittadine è presente. Chi voleva muoversi tra le strade cittadine distinguendosi con classe ed eleganza, con brio e comunque bassi consumi, si rivolgeva verso le top di gamma delle piccoline. Ma la regina indiscussa del fascino e di materiali pregiati era la nostra classica “Autobianchi Y10”. Squadrata, originale e unica, in questa edizione Avenue mostrava il meglio di se stessa, con i suoi interni in Alcantara, tanto piacevoli da toccare quanto da guardare. Brillante con il suo collaudato 1,1 litri di cilindrata e grazie al suo peso leggero parsimoniosa sempre e comunque. Quella che più le si avvicina come spirito elitario è di un marchio di nobili discendenze. La britannica Rover offriva due temibili concorrenti. La storica “Mini”, non è seconda a nessuna per stile e fascino sia esterno che all'interno dell'abitacolo. Obsoleta nella sua parte tecnologica , la Mini faceva della brillantezza e del carisma le sue carte vincenti. Per questo eguaglia sul podio più alto la nostra “Y10”. Sul secondo gradino troviamo un'altra coppia di piccole. La 111i Sli, evoluzione moderna della Mini che a un design non certo stupefacente rispondeva con tecnica sopraffina e quindi prestazioni e consumi ai vertici, oltre ad un abitacolo confortevole e curato.

L'altra medaglia d'argento se la prende con forza la francesina della Citroen che grazie alla sua estrema leggerezza risulta tra le primissime in consumi e strabiliante in prestazioni. Rapidissima e veloce per una cittadina senza avere alcunché di strettamente sportivo, perde punti in termini di raffinatezza e stile. Il terzo posto è una modernissima giapponese. Una vera rivoluzionaria visto che fu la prima auto da città ad introdurre sistemi di sicurezza quali l'abs e airbag. Simpatica ma non affascinante aveva un equilibrio notevole , senza grosse pecche. Ultima e anche staccata da tutte le altre è la vetusta Maruti Suzuki che giocava la sua unica carta nel prezzo strabiliante, come la Innocenti Small. Vincenti allora e nel cuore di tantissimi ancora a decenni di distanza sia la bella e snob Y10 che la grintosa Mini.

PODIO: le migliori classificate su 10 sfidanti